sabato 29 maggio 2010

SANITA': I POLITICI CIOCIARI DEVONO ASSUMERSI LA PROPRIA RESPONSABILITA'

Le paventate riduzioni del numero dei presidi ospedalieri e dei posti letto in provincia di Frosinone confermano ancora una volta la considerazione che hanno i politici romani della Ciociaria. Se sono vere le intenzioni della nuova Giunta Polverini, che parla di una riduzione drastica del servizio sanitario pubblico nel territorio ciociaro, siamo di fronte all’ennesima dimostrazione che offende i diritti e le attese dei più deboli, offende un territorio sempre meno rappresentato e sempre meno considerato. Le esternazioni di politici anche locali confermano la sudditanza nei confronti della politica romana, il chinarsi la testa di fronte a scelte che vanno oltre le esigenze dei cittadini. Molti hanno speculato ad esempio sull’Ospedale di Pontecorvo, molti non hanno capito che la presenza di quella struttura è necessaria, specie quando si parla di primo soccorso poiché l’Ospedale di Cassino è distante. La vita di una persona si gioca a volte in pochi attimi, per le zone limitrofe a Pontecorvo è un’esigenza prima la presenza e il funzionamento dell’Ospedale di Pontecorvo, soprattutto il Pronto Soccorso. La razionalizzazione della spesa sanitaria deve passare piuttosto sulla testa dei politici che occupano poltrone dirigenziali, consigli di amministrazione, insomma persone estranee al mondo sanitario che però percepiscono stipendi da favola. Fuori la politica dalla Sanità, fuori i politici dalla gestione della stessa, taglio alle spese inutili, riduzione dello sperpero di denaro pubblico, più interventi invece per migliorare la sanità pubblica troppo spesso in concorrenza con quella privata. I privati facciano il loro dovere, consapevoli che i cittadini devono potersi curare senza il timore di dover presentare le referenze bancarie o politiche. La sanità è di tutti e nessuno può decidere quale zona della regione Lazio debba avere maggiore assistenza rispetto all’altra. La Ciociaria ha già pagato tanto in termini d’inquinamento ambientale, smaltimento di rifiuti, che nessuno pensi davvero che la nostra terra debba essere solo la pattumiera del Lazio e bacino di voti per i politici romani. Gli eletti della Ciociaria alle ultime elezioni sono chiamati a svolgere un ruolo di responsabilità e rispetto per i propri elettori, coloro che sono venuti a chiederci il voto per la Polverini devono assumersi le responsabilità fino in fondo, in caso contrario devono trarre le conclusioni e andarsene a casa perche vuol dire che hanno illuso tutti per primi i propri elettori, consapevoli di non contare nulla in Regione.
Il Presidente dei Moderati
Silvio Tedeschi

venerdì 28 maggio 2010

LA POLITICA DELLE ILLUSIONI


E’ bastato il successo della Polverini e l’elezione dei Consiglieri Regionali di maggioranza e di opposizione per far tornare la pace sui giornali e sulle tv. Nei giorni di campagna elettorale tutti si apprestavano a rilasciare dichiarazioni, cene, manifestazioni, incontri, meeting, concerti, presenzialismo a tutto spiano, le facce dei candidati erano diventate in pratica un’ossessione. Adesso invece? Dove sono finiti tutti i proclami e gli interventi promessi? La Regione Lazio continua il suo cammino verso l’impoverimento, la crescita della disoccupazione, la sanità che peggiora, l’inquinamento ambientale, il congestionamento del traffico. Mentre qualcuno sta ancora assaporando la vittoria, altri già pensano alle prossime vacanze, come spendere quei soldi forse insperati o inaspettati, uno stipendio di un Consigliere Regionale, potrebbe garantire una vita dignitosa a sei persone o comunque potrebbe consentire a molte persone di raggiungere serenamente la fine del mese. Sono venuti a parlarci di tagli alla spesa pubblica, la riduzione dei costi della politica, dello sperpero di denaro pubblico, il finanziamento ai partiti, alle agevolazioni di un Consigliere Regionale, un Deputato o Senatore, ma a quanto pare quella era la solita invidia di chi vorrebbe starci e non può. Una volta assaporato il potere ci si dimentica di tutto, è una lotteria, uno dei tanti deve pur vincere e, allora chi fino a ieri urlava nelle Piazze reclamando giustizia eguaglianza si accorge che il problema non è più suo ma di altri. E’ il sistema Italia che funziona cosi, inutile prendersela, dobbiamo augurarci che alla fine qualcuno si deciderà a intervenire ma ho i miei dubbi. Difficile trovare chi per ideali e per dignità tagli il suo stipendio, rinunci a tutti i privilegi, viaggi in treno senza autista e senza macchina di servizio, paghi il pedaggio autostradale, come un cittadino comune, non ci credo e mai ci crederò, sia esso di destra sia di sinistra. La comodità della politica riuscirà a mettere d’accordo sia la destra sia la sinistra, non esistono politici che vivono per un’ideologia. Anche queste ultime elezioni ci hanno fatto capire che la politica è una questione di poltrone e ancora oggi non è chiaro il quadro politico viste, le riserve dell’UDC. Tutto ruota attorno al potere inutile pensare a una svolta, a un miglioramento, i rappresentanti regionali pur avendo a disposizione strumenti legislativi importanti, sin da adesso mostrano di essere legati alle scelte del Governo e pendono da questo. Dobbiamo aspettarci tanti sacrifici, ancora una volta saranno i cittadini a dover aiutare il sistema Italia mentre i politici saranno impegnati a difendere il loro prestigio, il loro stipendio, a gestire insomma il loro potere. Bene hanno fatto i Moderati a non impegnarsi direttamente alle ultime elezioni politiche, sarebbe stata l’ennesima presa in giro. La nostra è stata una scelta sofferta ma decisa, un segno di protesta contro questo tipo di politica. Nel nostro piccolo abbiamo voluto testimoniare l’insofferenza e la nostra protesta contro chi per l’ennesima volta voleva illuderci con promesse non realizzabili. Abbiamo posto quesiti ben precisi e non abbiamo avuto risposta, abbiamo chiesto chiarezza e questa non c’è stata, siamo riusciti comunque a smascherare chi dava per scontato il nostro consenso magari necessario a conquistare un posto in Regione. Il Movimento dei Moderati in questa fase dove tutti cercano di accasarsi, anche a giochi fatti, continuerà ad esistere e ad andare avanti, ci interessa far sentire la nostra voce laddove è necessario e senza condizionamenti. Ci allontaniamo sempre di più dall’ipotesi di confluire nel Partito di Centro di Casini una volta saputo che sarà cancellato l’unico legame con la storia democratico cristiano, il simbolo, lo scudo crociato. Non ci piacciono i trasformismi né tantomeno i tentativi di recuperare il consenso dopo una batosta elettorale. Quello che Casini doveva fare prima delle elezioni regionali non l’ha fatto e oggi si pagano le conseguenze, la via è tracciata, il ritorno all’ovile è prossimo. Noi non siamo fuggiti da nessun ovile né tantomeno ci interessa far parte di un partito che rinnega le tradizioni e pensa al futuro senza guardare alla storia. I Moderati continueranno ad avere ben saldi certi valori e non rinnegheranno mai il proprio passato. Forti di questo convincimento andiamo avanti per la nostra strada, sicuri di incontrare nel nostro cammino tanti amici che rimarranno delusi da questo modo di fare politica. Solo allora avremo raggiunto il nostro obiettivo, quello di aver costruito le basi per una grande casa comune dei moderati, una casa dove potranno trovare ospitalità tanti amici che per troppo tempo hanno creduto alle favole. Noi ci saremo sempre, e continueremo a fare politica per passione, lasciamo ad altri il compito di seguire la politica secondo gli avvenimenti in attesa di trovare una sistemazione giusta, una collocazione che gli porti benefici in termini di potere e carriera ma non certamente la realizzazione di un sogno e un’idea quella di una democrazia compiuta.
Il Presidente dei Moderati
Silvio Tedeschi

mercoledì 26 maggio 2010

SACRIFICI PER TUTTI

L’euforia del Governo Berlusconi sembra trasformarsi giorno dopo giorno in preoccupazione, speriamo che non diventi incubo. Gli italiani saranno chiamati ancora una volta a sostenere sacrifici per contenere una crisi che pare essere molto più pericolosa di quanto sembrava. In una democrazia compiuta il tutto si sarebbe potuto risolvere con un invito agli italiani a risolvere il problema con un prelievo alla fonte in modo da sistemare una volta per sempre il problema. Ma con quale faccia il Governo avrebbe potuto fare una cosa del genere visto che ancora oggi gli scandali si susseguono giorno dopo giorno. Con quale faccia un governo avrebbe potuto chiedere agli italiani sacrifici e il bello che lo farà, consapevole che la spesa pubblica cresce a dismisura? Con quale faccia il Governo avrebbe potuto chiedere agli italiani di fare un ulteriore sforzo se lo sperpero di denaro pubblico è arrivato alle stelle mentre in Inghilterra i Ministri viaggiano con mezzi pubblici? Quante auto blu, quanti stipendi, quanti privilegi, quanti Assessori e Consiglierei Regionali, Provinciali e Comunali, quanta gente prestata alla politica con costi quotidiani che fanno rabbrividire. Il sistema Italia è questo, mentre si cerca di evitare figuracce tagliando Enti inutili (il minimo ovviamente) a pagare sono sempre i soliti a partire dai lavoratori, i pensionati e le piccole imprese. Chi non può sfuggire dalle tasse viene ancora una volta chiamato a pagare mentre c’è chi alla faccia della crisi continua a fare affari, a comprare case a prezzi stracciati, a viaggiare con auto blu, a percepire stipendi da favola. Insomma la politica che ha creato questo stato di cose ha il compito adesso di risolvere il problema, chi ha prodotto questo stato di cose dovrebbe risolvere i problemi dell’Italia. Un’impresa impossibile se si pensa che i tagli necessari ancora una volta non siano stati fatti, chi guadagnava alle spalle degli italiani continuerà a farlo e ancora una volta a rimetterci saranno i poveri cittadini. Iniziamo a ridurre i parlamentari, i consiglieri regionali e provinciali, sono proprio loro i primi parassiti dello Stato. Tanti Consiglieri Regionali, Deputati e Senatori, a cosa servono? Uno sperpero di denaro pubblico che annualmente rischia di dissanguare le casse dello Stato. Manager dello Stato, Presidenti di Enti, Enti inutili, finanziamenti inutili, il costo della politica in Italia è la causa di tanti danni, e fin quando il Governo non deciderà di mettere un freno a questo stato di cose saremo ancora una volta chiamati a contribuire, a pagare, a fare gli sforzi. Le responsabilità sono solo e soltanto della politica che in questi anni non ha saputo contenere la spesa pubblica, che non ha saputo razionalizzare le risorse che si è illusa che tutto poteva finire e che la crisi mondiale sarebbe passata senza causare danni irreparabili. Mentre c’è chi non riesce ad arrivare alla fine del mese c’è chi nella stanza dei bottoni decide le contromisure senza toccare però il proprio stipendio, i propri privilegi, le proprie comodità. Nessuno né da destra né da sinistra alza una voce contro questo stato di cose, vuol dire che fa comodo a tutti parlare di crisi senza toccare però i propri interessi.

lunedì 24 maggio 2010

PROBLEMI DELLA GRANDE CITTA’




Vivo a Roma da quando sono nata e, chiaramente, col passare del tempo, mi ritrovo a dover affrontare problemi sempre più grandi legati alla vivibilità di una grande città.
Dal traffico ai trasporti pubblici alle lungaggini burocratiche, problemi di accattonaggio e delinquenza, strade sporche e inciviltà che dilaga ovunque.
La questione del traffico e dei mezzi pubblici di trasporto necessiterebbe di una trattazione congiunta in quanto una maggiore efficienza del trasporto pubblico agevolerebbe una riduzione del traffico cittadino.
Ho sperimentato di persona la critica situazione in cui versa la capitale.
Raggiungere il posto di lavoro con i mezzi pubblici diventa praticamente una vera e propria lotta quotidiana.
In primo luogo gli autobus/trambus non passano quasi mai, o meglio, mai in orario, per cui diventa difficile riuscire a calcolare le coincidenze nel caso in cui si debba necessariamente ricorrere all’utilizzo di più mezzi pubblici.
Quando passano arrivano praticamente saturi, pieni, per cui ti trovi innanzi ad una scelta: aggrapparti al “mucchio di persone” e prendere comunque l’autobus, oppure rinunciare con la speranza che ne passi un successivo in tempi ragionevoli, e, possibilmente, non pieno.
In alternativa abbiamo la metropolitana… ma a Roma, la metropolitana, non collega tutte le zone della città, per cui il più delle volte è necessario ricorrere sempre all’utilizzo anche di un autobus.
Chiaramente quello del traffico è solo uno dei problemi che giorno dopo giorno i cittadini, e noi in prima persona, ci troviamo a dover affrontare.
Sarebbe fantastico se riuscissimo, poco a poco, a risolvere le problematiche quotidiane, anche se piccole o apparentemente insignificanti (come ad esempio tenere le strade più pulite), perché significherebbe dare voce alla moltitudine di gente che si riflette in queste problematiche.. che sono, a dire il vero, una minima parte di ciò che non funziona o che non funziona in maniera corretta.
L’augurio che faccio a me stessa e a chi, come me, tramite il movimento dei moderati, cerca di dare voce alle necessità che sono di tutti, è che nel nostro piccolo si riesca concretamente ad intervenire nelle realtà quotidiane dove siamo tutti, ma proprio tutti, concentrati a vivere.
Per tale motivo, anche se, magari, ho parlato di problematiche “ovvie” e verso le quali la popolazione sembra aver fatto una sorta di acquiescenza, a me preme ribadire che tali questioni possono e debbono essere risolte.


Il Presidente della Sezione Moderati di Roma
Avv. Simona Di Murro

SCIOPERO DEI TURISTI

Ormai è chiaro anche le riviste specializzate parlano dell’uso spropositato degli Autovelox da parte dei Comuni (vedasi Il Tempo del 24/05/2010). Appare evidente che laddove il flusso automobilistico è elevato, massiccia è presenza di rilevatori come ad esempio la superstrada Cassino - Formia e la statale 213 Flacca verso Sperlonga. E’ vero che la sicurezza stradale deve essere uno dei primi obiettivi di un’Amministrazione Comunale ma è pur vero che anche le strade devono garantire sicurezza e il limite non deve cambiare di continuo e scendere sempre prima dei rilevatori. Sono in tanti a pensare che gli autovelox siano una grossa opportunità per i Comuni di fare cassa, se cosi fosse sarebbe allora il caso di punire gli stessi Comuni. In che modo? Lo sciopero dei turisti. Sono in tanti che nel periodo estivo si recano nelle Città balneari del Sud pontino, transitando appunto sulla Cassino Formia e la Via Flacca. Il modo più elegante per protestare sarebbe proprio quello di non andare in quelle zone scegliendo mete alternative e verso spiagge diverse dove i Comuni sono già soddisfatti degli incassi garantiti dai turisti specialmente nel periodo estivo. Una protesta democratica e diligente che dovrebbe far riflettere tutti e soprattutto certi amministratori che affidandosi agli autovelox dimostrano vere e proprie deficienze nell’amministrare un Comune. Gli automobilisti, già tartassati di se dalle molteplici tasse, in un momento di crisi economica come questa non possono permettersi per una semplice distrazione, di essere multati ripetutamente solo per aver superato il limite di 10 km orari, i controlli sulle strade vanno fatti ma con criterio, sanzionando magari chi è davvero indisciplinato.

SCIOPERO DEI TURISTI

Ormai è chiaro anche le riviste specializzate parlano dell’uso spropositato degli Autovelox da parte dei Comuni (vedasi Il Tempo del 24/05/2010). Appare evidente che laddove il flusso automobilistico è elevato, massiccia è presenza di rilevatori come ad esempio la superstrada Cassino - Formia e la statale 213 Flacca verso Sperlonga. E’ vero che la sicurezza stradale deve essere uno dei primi obiettivi di un’Amministrazione Comunale ma è pur vero che anche le strade devono garantire sicurezza e il limite non deve cambiare di continuo e scendere sempre prima dei rilevatori. Sono in tanti a pensare che gli autovelox siano una grossa opportunità per i Comuni di fare cassa, se cosi fosse sarebbe allora il caso di punire gli stessi Comuni. In che modo? Lo sciopero dei turisti. Sono in tanti che nel periodo estivo si recano nelle Città balneari del Sud pontino, transitando appunto sulla Cassino Formia e la Via Flacca. Il modo più elegante per protestare sarebbe proprio quello di non andare in quelle zone scegliendo mete alternative e verso spiagge diverse dove i Comuni sono già soddisfatti degli incassi garantiti dai turisti specialmente nel periodo estivo. Una protesta democratica e diligente che dovrebbe far riflettere tutti e soprattutto certi amministratori che affidandosi agli autovelox dimostrano vere e proprie deficienze nell’amministrare un Comune. Gli automobilisti, già tartassati di se dalle molteplici tasse, in un momento di crisi economica come questa non possono permettersi per una semplice distrazione, di essere multati ripetutamente solo per aver superato il limite di 10 km orari, i controlli sulle strade vanno fatti ma con criterio, sanzionando magari chi è davvero indisciplinato.

sabato 22 maggio 2010

giovedì 20 maggio 2010

SIAMO UN MOVIMENTO ANOMALO




Leggo spesso sulla stampa dichiarazioni che sinceramente mi lasciano per un attimo senza parole. Da qualche mese a questa parte è facile osservare come cambiano nel tempo, le idee, le posizioni e gli schieramenti. Persone che fino a ieri difendevano uno schieramento politico oggi sono i primi accusatori, amministratori di colpo passati all’opposizione, nuovi volti che cercano di ricavarsi uno spazio sui quotidiani a suon di prese di posizione su tutto e su argomenti che magari manco conoscono, la politica è soprattutto comunicazione e spot.
Molti argomenti oggi trattati con forza da politici locali e regionali sono gli stessi trattati in passato dai Moderati solo che all’epoca questi erano ritenuti inutili e di poco conto.
C’era chi addirittura invitava i Moderati a tacere perche le loro critiche erano solo pretestuose, oggi è con viva soddisfazione che leggo alcune dichiarazioni che se da una parte mi rendono felice in quanto Presidente dei Moderati dall’altra mi fanno pensare che alla fine in politica non c’è ritegno, credo sempre di più a chi afferma che i politici siano tutti uguali.
Anche se la mia e quella dei Moderati, è una politica fatta tra e per la gente ed è cosa che continueremo a fare, finché esisteranno politici di questo genere penso proprio che il cittadino sarà sempre più stanco e diffidente, è’ un vero peccato perché c’è ancora gente che intende fare politica seriamente.
L’azione dei Moderati mai come in questi ultimi tempi si è raffinata e se anche non siamo presenti tutti i giorni sui giornali, stiamo riscuotendo successo laddove altri, ci provano da tanto tempo ma non ci riescono.
Abbiamo scelto il dialogo e il confronto diretto con gli elettori pur avendo al nostro interno iscritti che svolgono ruoli primari in Enti. Amministrazioni Locali e Regionali nel Sindacato e nel mondo lavorativo.
Le adesioni che riceviamo quotidianamente confermano che gli elettori preferiscono ai partiti tradizionali che si vedono solo in campagna elettorale, un Movimento Politico che opera quotidianamente e silenziosamente ma con risultati.
Un Movimento, quello dei Moderati che oggi è ben rappresentato in molte Istituzioni e che sa dare risposte concrete. Siamo abituati a stare tra la gente e questo ci consente di interagire quotidianamente con i nostri iscritti, siamo tornati a svolgere il ruolo che compete alla politica, l’essere vicino alla gente tutti i giorni e non solo durante le competizioni elettorali.
Stiamo costruendo un vero Movimento del Popolo, abbiamo il coraggio di confrontarci senza paure e senza timori con tutti, difendiamo le nostre idee ma siamo al tempo stesso convinti che a volte è necessario mettere da parte le ideologie e il proprio simbolo per costruire qualcosa di buono per le nuove generazioni.
Ultimamente siamo impegnati su tutti i fronti, abbiamo al nostro interno Dirigenti che stanno svolgendo degnamente il proprio compito in tutti i settori della società, ognuno dei Dirigenti dei Moderati per le sue competenze sta dando il massimo di se stesso e se oggi i nostri rappresentanti istituzionali si differenziano dalla solita politica, è perche dietro c’è sempre un gruppo di Moderati che studia le leggi, che approfondisce gli argomenti, che analizza i punti all’ordine del giorno di un Consiglio Comunale, che decide cioè la strategia del Movimento stesso.
Un ringraziamento quindi a tutti i Dirigenti che silenziosamente e senza tanta enfasi stanno dimostrando nelle sedi opportune di avere una propria identità e il coraggio necessario per essere “ anomali e diversi “ dal solito sistema politico.
Siamo consapevoli di non essere ben visti da chi intende per esempio il ruolo di opposizione, come un modo per essere contro a tutto e tutti, solo perche si è contro un Amministrazione sia essa Comunale, Provinciale o Regionale. Per noi contano i benefici che la collettività può ricevere dalla politica, non decideremo mai a priori di votare contro tutto solo perche facciamo parte dell’opposizione.
Siamo diversi dai soliti partiti come del resto siamo diversi da chi pensa che la politica sia solo “ potere “.

Il giudizio degli elettori è sacro e quando questi decidono di mandarci in maggioranza svolgiamo il nostro ruolo nel miglior modo possibile, quando questi decidono di mandarci all’opposizione siamo abituati a svolgere il nostro ruolo ancor di più incisivo per riconquistarci la fiducia.
Siamo abituati a ragionare in questo modo ma non per questo dimentichiamo le ragioni del nostro mandato popolare questo significa che non tradiremo mai i nostri elettori né tantomeno abuseremo del loro consenso per decidere un giorno di stare in maggioranza e un giorno all’opposizione.


Il Presidente dei Moderati
Silvio Tedeschi

martedì 18 maggio 2010

Onore agli alpini uccisi in Afghanistan





PDL = PARTITO DELLA LEGA


Più passa il tempo più il Popolo delle Libertà sembra essere il Partito della Lega, un partito, il PDL la cui agenda viene quotidianamente dettata dai leghisti. Inutile negarlo, una volta messo da parte Fini, Berlusconi oggi per governare deve per forza di cose affidarsi alla Lega la quale ha capito il gioco e continua a giocare al rialzo. Bossi sa perfettamente che il suo movimento per essere protagonista ha due strade davanti, dare risposte ai suoi elettori i quali per anni hanno creduto agli slogan oppure continuare a urlare e promettere battaglie impossibili contro Roma ladrona, contro il Sud, contro gli extracomunitari.
Oggi però lega non è più un movimento di protesta, oggi è al Governo nazionale, amministra più di 300 Comuni molte province e molte regioni.
Di solito i partiti che cavalcano la protesta e il malcontento popolare trovano consenso soprattutto quando sono all’opposizione, il problema sorge quando vengono messi alla prova e chiamati a governare.
Raggiunta la soglia del 10% la Lega a mio avviso può ritenersi soddisfatta, oltre a questa non andrà perche, adesso è al Governo e se i risultati sono questi, quella buona fetta di elettori che prima votava la Democrazia Cristiana ed hanno creduto alle battaglie della Lega tornerà sui propri passi e si renderà conto che la Lega altro non era che un ennesimo partito che mirava ai posti di potere e una volta raggiunti dimentica giorno dopo giorno i principi ispiratori e soprattutto quelli che erano i problemi del proprio popolo.
Oltre al folklore e alle sceneggiate gli amministratori leghisti dovrebbero attuare i propri programmi, ma a quanto fin quando il Governo sarà impegnato a risolvere le questioni del Premier sarà difficile per la Lega dare risposte al proprio popolo ed allora saranno in tanti ad aver creduto per l’ennesima volta ad uno dei tanti movimenti che predicano bene, ma razzolano male. Il Nord che da sempre viene sbandierato come esempio, da tempo mostra molti segni di cedimento, anche al Nord esistono scandali come al Sud. Gli ultimi eventi di corruzione politica investono tutta la nazione e il Nord non può ritenersi escluso.
L’unica cosa che sono riusciti ad ottenere i leghisti, il potere decisionale su questo Governo, è, infatti, Bossi a decidere chi è buono e chi è cattivo, a decidere le alleanze. L’apice del successo è stato raggiunto, la fase di declino del Governo Berlusconi coinvolgerà sicuramente anche la Lega, non basteranno gli slogan razzisti, contro l’Unità d’Italia, contro il meridione, gli elettori se ne accorgeranno come del resto se ne sono accorti molti esponenti della Lega che da tempo se ne sono andati, Pivetti è un esempio per tutti.
E’ facile conquistarsi la fiducia di un popolo ma il difficile è mantenere il consenso.
Qualcuno accosta spesso il fenomeno della Lega alla Democrazia Cristiana, anzi in alcuni casi la Lega è stata ribattezzata come la balena verde. Difficile pensare alla Lega come un grande partito del popolo, espressione di valori cattolici profondi, le contraddizioni sono troppe all’interno della Lega come del resto nono esistono veri e propri statisti all’altezza di De Gasperi.

venerdì 14 maggio 2010

INUTILE GIRARCI INTORNO: LA CIOCIARIA E’ STATA UMILIATA




Come se non bastasse dopo l’accordo UDC – Polverini pare proprio che la politica romana abbia fatto incetta di poltrone, riservando alla Ciociaria solo parole e incarichi politici, che come sappiamo in questo momento e soprattutto nel PDL contano quanto il due di coppe a briscola. Quale incarico politico se poi a decidere è sempre il capo? In ogni nazione, mediamente una classe politica dura 20 anni circa, l’apice del successo elettorale del PDL è stato raggiunto, temo che sia iniziata la fase discendente vuoi per mancanza d’incisività da parte del Governo Berlusconi, vuoi per una serie di vicende che stanno facendo rimpiangere agli elettori la Prima Repubblica. Che cosa possiamo aspettarci da un’intera classe politica che si accinge a decretare la morte della presunta seconda Repubblica, cosa possiamo aspettarci da un Giunta appena nata che è caratterizzata soprattutto dalla rincorsa alle poltrone da parte dei politici romani? In tutto questo s’inserisce la Ciociaria la quale ancora una volta viene presa in giro da chi cerca di dare prestigio ad un incarico che, di fatto, rappresenta quasi il nulla. Eccezion fatta per il Presidente del Consiglio Regionale, che comunque non è un Assessore Regionale , di fatto, si cerca di dare forza e prestigio alla carica di Capogruppo di un partito. Peggio ancora se guardiamo in casa UDC dove ad essere premiati sono quelli che a Roma sono stati capaci di raccogliere la metà dei consensi raccolti dal partito in Provincia di Frosinone. Mentre l’UDC ciociara ha, di fatto, dimostrato di essere viva e ancora radicata nel territorio, gli assessorati e gli incarichi, quelli che valgono se li sono presi tutti quelli di Roma. Che dire, la colpa è di Roma o di chi ancora una volta ha dimostrato di non far valere le proprie forze e il proprio carattere? Frosinone lavora e gli altri guadagnano in termini di posti di potere. Una situazione che ovviamente mette in imbarazzo i dirigenti del PDL e dell’UDC della Ciociaria, una situazione che deve far riflettere molti, indurli cioè a pensare che in effetti non sia la quantità a contare in politica ma la qualità. Probabilmente la Giunta Polverini che sembra sempre più essere una delegazione del Comune di Roma, ci ha fatto capire che la politica che conta ha sede a Roma e nessuno può metterci becco né tantomeno chi pensava, in campagna elettorale di cambiare le cose eleggendo e facendo votare la Polverini. Molti hanno abboccato, molti hanno creduto che, in effetti, questa volta le cose sarebbero andate diversamente, altri hanno pensato bene di poter svolgere un ruolo primario visto che per vincere le elezioni, erano necessari i voti della Ciociaria. Hanno sbagliato tutti come del resto hanno sbagliato anche i candidati a spendersi cosi tanto, una lezione che servirà a molti in futuro quando si andranno a stringere nuove alleanze e servirà anche a chi solo adesso capisce che bisogna rivedere tutto e riorganizzare il partito. Si dice che a breve nascerà il Partito della Nazione, ma su quali basi, dopo che molte risorse sono andate perse? Con quali prospettive Casini pensa di creare un nuovo soggetto politico dopo che si è persa l’occasione per dimostrare ai due poli che il centro esisteva e poteva andare avanti da solo senza compromettersi in alchimie di potere che lo fanno sembrare oggi un partito in attesa della chiamata di Berlusconi. Insomma le ultime elezioni regionali ci hanno fatto capire che alla fine non contano tanto i numeri quanto la collocazione giusta e il giusto referente romano. Il PDL ciociaro ha perso come del resto ha perso l’UDC, hanno perso coloro che ancora una volta pensavano di garantirsi per i prossimi 5 anni, potere, successo e una carriera politica che a questo punto rischia di essere oscurata. Viva la sincerità di chi si accontenta e cerca di farsi coraggio con l’incarico ricevuto, viva la sincerità di chi ha capito che la stagione dei successi è finita e rassegna le dimissioni, viva il coraggio di chi pensa di poter poter svolgere un ruolo decisivo come capogruppo del partito consapevole che nei momenti di scelte difficili, sarà sempre il capo a dettare le regole del gioco e nessun altro.
Il Presidente dei Moderati
Silvio Tedeschi

RECENSIONE STAMPA


giovedì 13 maggio 2010

FAO: Quanto viene effettivamente impegnato per l'aiuto alle popolazioni sottonutrite e bisognose?



Ieri, nelle notizie del tg della sera, veniva riportata la notizia che i dipendenti della FAO hanno proclamato un giorno di sciopero contro la fame nel mondo. Il tutto con il gesto simbolico di fischiare con un fischietto giallo. Iniziativa nobile e doverosa. Ma conoscendo dei dipendenti della FAO, le mansioni ricoperte, il relativo stipendio, mi viene spontaneo chiedere: quanto denaro all'anno viene raccolto dal contributo degli stati partecipanti? Quanto viene effettivamente impegnato per l'aiuto alle popolazioni sottonutrite e bisognose? Non vorrei che i lauti guadagni dei dipendenti determinassero che la maggior parte dei contributi finissero nelle loro tasche! Vorrei essere smentito da fonti ufficiali, ovvero che ci venga fornito con trasparenza il bilancio!



Antonio Di Murro
Moderati - Roma

mercoledì 12 maggio 2010

VICINI A MARIO PERROZZI

Sentite condoglianze al Dirigente Mario Perrozzi per la scomparsa della cara mamma.

martedì 11 maggio 2010

DOMENICO TROTTA ELETTO PRESIDENTE DEI MODERATI DI PONTECORVO




Cambio al vertice nei Moderati di Pontecorvo. Domenico Trotta eletto all'unanimità Presidente della Sezione Moderati di Pontecorvo. Subentra a Emanuele Scappaticci che esaudito il compito di Coordinatore Cittadino è stato chiamato dal Movimento a svolgere mansioni superiori. A Scappaticci, infatti, è stato affidato il compito di curare i rapporti con i Sindacati e il mondo del lavoro. Nel corso della seduta è stato eletto anche il Segretario di sezione nella persona di Dino Cerro. Trotta nel ringraziare il Movimento dei Moderati ed in particolar modo l'ex Coordinatore Scappaticci a cui va il merito di aver creato le basi per la nascita di una sezione dei Moderati a Pontecorvo ha voluto subito precisare che " il suo ruolo sarà quello di portare avanti le battaglie e i valori dei Moderati nella Città di Pontecorvo ". Una Città ha continuato Trotta " che esce da una situazione amministrativa difficile, le ultime elezioni hanno portato una ventata di novità in Città, i Moderati come sempre continueranno a svolgere un ruolo di sostegno ai cittadini, ai giovani agli anziani e coloro che solitamente si sentono esclusi dalle vicende politico-amministrative". Un ruolo che dovrà essere assolutamente di contrasto ma propositivo e di massima collaborazione con le Istituzioni locali". " Continueremo a segnalare le cose che non vanno come del resto saremo i primi a plaudire ad ogni azione amministrativa che abbia a cuore le sorti della Città di Pontecorvo". Trotta ha poi insistito sulla situazione di crisi in cui versano gli agricoltori di Pontecorvo ed è per questo che ha voluto fortemente la nomina a Segretario di Sezione dell'imprenditore agricolo Dino Cerro il quale ha subito dichiarato che le sue battaglie saranno soprattutto a difesa di una categoria che da troppo tempo è stata abbandonata a se stessa. L'economia agricola era il fiore all'occhiello di Pontecorvo, oggi invece ha dichiarato Cerro " molte aziende rischiano la chiusura a causa di una crisi profonda che investe il settore e i danni causati dalla vicinanza della discarica di Cerreto di Roccasecca e l'impianto si smaltimento rifiuti di Colfelice". La Zona Melfi ha dichiarato Cerro " è la più colpita dagli odori nauseabondi della discarica o impianto di smaltimento molte produzioni agricole rischiano di diventare una vera e propria bomba velenosa, nessuno interviene né tantomeno le istituzioni che geli ultimi anni non hanno fatto nulla per impedire questa situazione". Gli allevatori ha dichiarato Cerro " subiscono inoltre i danni di una crisi economica che investe numerose aziende agricola che vedono le loro casse a secco. I consorzi che ritiravano il latte, da mesi non pagano le fatture e i fornitori bussano alla porta. Nessuno ha mai pensato al danno che questa situazione oltre quella ambientale sta creando ad un'intera zona di Pontecorvo, nessuno tranne i periodi elettorali si è mai preoccupati degli agricoltori di Pontecorvo". Insomma c'è molto lavoro per il neo presidente Trotta e il Segretario Cerro che da subito inizieranno ad incontrare iscritti, amici e gli elettori di Pontecorvo. Trotta ha dichiarato che " bisogna tornare a fare politica tra la gente, trattando argomenti semplici, quelli che investono quotidianamente le famiglie pontecorvesi". " Non è più tempo di promesse e di chiacchiere bisogna intervenire a sostegno della Città di Pontecorvo che negli ultimi 10 anni si è vista scippare il ruolo che gli compete, quello di una delle più belle Città della Ciociaria".

mercoledì 5 maggio 2010

UNA REGIONE SENZA ROMA. MA SIAMO MATTI




In questi giorni si sente parlare d’iniziative da parte di autorevoli esponenti del PDL Ciociaro intenzionati a dare vita a un’associazione che riconosce il territorio delle province laziali con esclusione di Roma. Un’iniziativa folkloristica che allontana ancora di più la Città Eterna dalla Ciociaria nata solo adesso e dopo che i big del PDL ciociaro hanno visto vanificato il lavoro svolto alle ultime elezioni regionali. Capisco che oggigiorno è di moda il secessionismo e la Lega insegna, ma nemmeno i Leghisti più accaniti pensano di staccarsi da Milano. Ci spiace dover leggere talune dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano, i Moderati sono contrari a ogni iniziativa secessionista perche sono convinti che non sia Roma il guaio della Ciociaria bensì chi pensa di rappresentarla e non ci riesce visti i risultati. Storicamente la Ciociaria è sempre stata legata a Roma e i risultati in passato si sono visti, forse allora chi rappresentava questa terra aveva delle capacità migliori dell’attuale classe politica, forse chi amministrava allora, rivendicava per questa provincia, posti di lavoro, benessere, e sviluppo. Può darsi che oggi la Ciociaria non ha una classe politica all’altezza e i risultati sono questi.


IL PRESIDENTE DEI MODERATI

Silvio Tedeschi