lunedì 23 agosto 2010

GIOVANI E LA POLITICA

Era da tempo che non si ascoltavano riflessioni e commenti sulla politica locale da parte dei giovani roccaseccani. Un fatto incoraggiante che mette in evidenza il decadimento della politica locale come del resto quella nazionale, circostanze queste che mettono a nudo il fallimento di un’intera classe politica che non ha saputo fornire le risposte giuste soprattutto ai giovani, coloro che saranno la futura classe dirigente e politica di questa Città. Giovani che vedono le Istituzioni e il particolar modo, il Municipio, il luogo dove risiedono lotte interne, spartizione e lottizzazione del potere, il luogo dove si predilige trattare lottizzazioni di terreni, varianti al piano regolatore, poltrone retribuite dimenticando il disagio giovanile, la mancanza di strutture adeguate, mancanza di idee di programmazione.
Il luogo dove vengono messe da parte quelle che potrebbero essere le misure necessarie per rilanciare la Città che ancora oggi ha bisogno di interventi urgenti in materia ambientale, urbanistica, commerciale ed industriale senza parlare della cultura e del turismo. Mancano pochi mesi al rinnovo del Consiglio Comunale e fanno bene i giovani a interessarsi di politica visto che per molto tempo il loro voto è stato affidato a una classe politica vecchia, stanca senza più motivazioni.
Vivere la società attuale è difficile per chi per anni ha pensato che internet fosse un oggetto utilizzato solo dai marziani, per chi l’ADSL era magri una malattia infettiva, la società attuale è fatta di tante cose che inevitabilmente sono ignorate da chi non la vive perche abituato a pensare e ad agire in stile vecchia maniera. Amministrare una Città oggi è diverso da venti anni fa, c’è bisogno di solidarietà, altruismo, partecipazione, creatività, spirito d’iniziativa, bisogna avere la conoscenza dei sistemi e il linguaggio attuale, conoscere a fondo gli interessi e le esigenze dei giovani che vanno oltre la semplice richiesta di un posto di lavoro. A differenza di tanti anni fa oggi il lavoro va creato o cercato in modo mirato, bisogna reperire e fornire le giuste informazioni.
Il commercio va incoraggiato, bisogna offrire ai nuovi imprenditori strumenti e agevolazioni previste dalle leggi, l’iniziativa privata va sempre appoggiata e non ostacolata da una burocrazia che a Roccasecca raggiunge livelli altissimi.
La creazione di posti di lavoro richiede uno sforzo della classe politica riconsiderando il turismo, il patrimonio storico e culturale di questa Città ma questo può avvenire solo se ad amministrarla mi auguro ci sarà una classe dirigente, capace, diligente e attenta ai mutamenti nazionale ed internazionali.
La creazione di posti di lavoro passa anche per una gestione diretta dell’ambiente, basti pensare che il settore sia l’unico che oggi garantisce utili da capogiro ma solo per singoli imprenditori.
Come consentire lo sviluppo del commercio ad esempio allo Scalo se ancora oggi non si dispone di un depuratore? Un imprenditore per aprire una nuova attività non deve trovarsi nella condizione di girare mille uffici e chiedere magari aiuto alla politica perché non dispone di una certificazione, di allaccio alle fogne.
Insomma gli esempi sono tanti, tutti a dimostrazione del fallimento di una generazione politica che non ha pensato al bene del paese. I giovani possono cambiare lo stato delle cose, possono farlo impegnandosi in prima persona in politica, è il momento di assumersi ognuno le proprie responsabilità, ce ne sono tanti di giovani che quotidianamente si interessano di politica, bisogna uscire allo scoperto senza timori e senza paure.
Bisogna avere il coraggio di dire basta alla vecchia concezione della politica e costruire una Città nuova, ne abbiamo veramente bisogno.

martedì 17 agosto 2010

UN PEZZO DELLA STORIA CHE SE NE VA



Con Cossiga muore una parte della storia politica repubblicana, un uomo servitore dello Stato, un uomo di spessore che sapeva interpretare al meglio i numerosi incarichi rivestiti. Un uomo che non metteva mai le Istituzioni sotto i piedi, rispetto e dialogo con tutti. Un democristiano di altri tempi che ha saputo dire la sua senza condizionamenti e senza timori.

sabato 7 agosto 2010

DINO CERRO A DIFESA DEI PRODUTTORI DI LATTE



DINO CERRO A DIFESA DEI PRODUTTORI DI LATTE
Post n°89 pubblicato il 07 Agosto 2010 da moderati.pontecorvo

Il responsabile del Dipartimento Agricoltura dei Moderati Dino Cerro a seguito dell'accordo sul prezzo del latte stipulato tra Coldiretti - Centrale del Latte esprime apprezzamento per il risultato ottenuto, al tempo stesso chiede alle organizzazioni di categoria e alle istituzioni che lo stesso accordo venga esteso anche agli altri Caseifici in modo da soddisfare le esigenze degli allevatori e produtori che non sono fornitori della Cetrale del Latte.
Dino Cerro

lunedì 2 agosto 2010

Bologna, trent'anni fa la strage Polemiche per assenza del governo

L'annuncio che le istituzioni per la prima volta non sarebbero state presenti sul palco del piazzale antistante la stazione per evitare i fischi che ogni anno colpiscono le autorità di governo nel loro discorso, è stato dato qualche giorno fa. L'altra sera la comunicazione ufficiale dell'assenza di esponenti di governo anche in municipio.

domenica 1 agosto 2010

BEN RITROVATO FINI



In questi giorni di dibattito intenso all’interno del PDL esce fuori un quadro davvero desolante. Qualcuno finalmente ha tolto il coperchio dalla pentola, si chiama Gianfranco Fini il quale solo oggi si è accorto che Silvio Berlusconi è un illiberale e che gestite il PDL come se fosse una sua azienda.
Anche se in ritardo, il Presidente della Camera ha avuto il coraggio di mettere le cose in chiaro mettendosi contro gli ex Forza Italia, la Lega e pensate un po’ gli ex An.
Fini ha dimostrato di avere carattere ed essere ancora legato a un modello ideologico e a un modo di fare politica che appartiene ad altri tempi.
Il problema adesso è capire quanti per anni hanno sventolato la bandiera prima del Movimento Sociale e poi di Alleanza Nazionale sono disposti a continuare su questa linea e quanti abbandoneranno la nave lasciandola alla deriva.
In queste ultime ore si leggono dichiarazioni di deputati e senatori che hanno scelto di stare con Berlusconi, guarda caso sono i sempre verdi colonnelli di An che grazie alle scelte coraggiose di Gianfranco Fini dopo Fiuggi sono riusciti a conquistarsi un posto di potere.
Mai avrebbero pensato di potere un giorno essere Ministro, Governatore di Regione e comunque rivestire un ruolo importante.
Eppure ne hanno fatte di battaglie “ i colonnelli di AN” in Via della Scrofa a Roma, ne hanno dette di tutti i colori contro i poteri forti, sempre schierati a favore dei cittadini, delle Istituzioni.
Oggi scelgono chi quotidianamente calpesta le Istituzioni e offende chi non è allineato con il proprio pensiero. Viene da domandarsi, ma allora il vero fascista e il vero punto di riferimento per gli ex MSI è Berlusconi e non Fini salvo che l'abbandono di Fini è figlio di una sete di potere a tutti i livelli.
Penso proprio che la risposta sia l’ultima, molti che per anni sono stati all’ombra e non hanno mai avuto un ruolo politico e visibilità con Fini Presidente di Alleanza Nazionale oggi approfittano del momento e vogliono quindi godersi il potere. I ragionamenti di Fini non convinceranno certo i Deputati e i Senatori ma è perfettamente cosciente di avere dalla sua parte gli elettori perché gli argomenti messi sul piatto, sono giusti e mettono a nudo una serie di contraddizioni interne al PDL e al Governo stesso.
Fini parla da persona coerente e rispettosa delle Istituzioni, da vero Moderato e da persona equilibrata, il merito va proprio a lui se ancora oggi in parlamento si può parlare di democrazia, spesso e volentieri questo Governo ha mostrato impazienza nel far approvare le leggi e troppe volte il Governo è stato costretto a rivedere alcune leggi perché non convincevano il Capo dello Stato.
Il Governo non è un’azienda ed è ovvio che i passaggi parlamentari siano necessari, avevano pensato bene i padri costituenti quando hanno scritto la Costituzione e soprattutto le regole. Chi vuole stravolgere le regole mette a rischio gli equilibri di una democrazia. Ben ritrovato quindi Gianfranco Fini, il politico che pur con ideologie diverse ho sempre stimato e apprezzato, una persona equilibrata che oggi sta svolgendo anche il ruolo di oppositore più del PD più delle urla di Di Pietro. Il fastidio maggiore per il PDL, infatti, viene proprio da Fini che quotidianamente riesce a provocare tensioni nella maggioranza e reazioni da parte della Lega che pensava di averne il monopolio.
Una scelta che fa onore a Fini e che ci fa conoscere finalmente di che pasta sono fatti quelli che oggi dichiarano di abbandonarlo, personaggi mediocri che si vendono per un posto di potere dimenticando il passato dimenticando gli slogan e le lotte ideologiche degli anni addietro. Colonnelli miseri che devono la carriera solo e soltanto a Gianfranco Fini che è stato capace di sdoganarli, personaggi pronti a chinare la testa davanti al capo e che non hanno il coraggio di esprimere il proprio pensiero. Vai avanti cosi Gianfranco non è il numero di senatori e deputati che contano in questo momento, è il tuo popolo che ti giudicherà. Gli italiani sono stanchi di questo stato di cose, di questa politica e di questo Governo che mette ai primi punti dell’agenda le questioni del Premier e dei singoli Ministri, gli italiani non ne possono più di scandali, prevaricazioni, logge massoniche, bavagli, leggi ad personam, in questo momento di crisi internazionale gli italiani si aspettavano un governo impegnato sulla ripresa, sulla tutela delle fasce deboli, dei disoccupati, si aspettavano un governo che agli spot elettorali avesse fatto seguire i fatti.
Il Presidente dei Moderati
Silvio Tedeschi