domenica 1 agosto 2010

BEN RITROVATO FINI



In questi giorni di dibattito intenso all’interno del PDL esce fuori un quadro davvero desolante. Qualcuno finalmente ha tolto il coperchio dalla pentola, si chiama Gianfranco Fini il quale solo oggi si è accorto che Silvio Berlusconi è un illiberale e che gestite il PDL come se fosse una sua azienda.
Anche se in ritardo, il Presidente della Camera ha avuto il coraggio di mettere le cose in chiaro mettendosi contro gli ex Forza Italia, la Lega e pensate un po’ gli ex An.
Fini ha dimostrato di avere carattere ed essere ancora legato a un modello ideologico e a un modo di fare politica che appartiene ad altri tempi.
Il problema adesso è capire quanti per anni hanno sventolato la bandiera prima del Movimento Sociale e poi di Alleanza Nazionale sono disposti a continuare su questa linea e quanti abbandoneranno la nave lasciandola alla deriva.
In queste ultime ore si leggono dichiarazioni di deputati e senatori che hanno scelto di stare con Berlusconi, guarda caso sono i sempre verdi colonnelli di An che grazie alle scelte coraggiose di Gianfranco Fini dopo Fiuggi sono riusciti a conquistarsi un posto di potere.
Mai avrebbero pensato di potere un giorno essere Ministro, Governatore di Regione e comunque rivestire un ruolo importante.
Eppure ne hanno fatte di battaglie “ i colonnelli di AN” in Via della Scrofa a Roma, ne hanno dette di tutti i colori contro i poteri forti, sempre schierati a favore dei cittadini, delle Istituzioni.
Oggi scelgono chi quotidianamente calpesta le Istituzioni e offende chi non è allineato con il proprio pensiero. Viene da domandarsi, ma allora il vero fascista e il vero punto di riferimento per gli ex MSI è Berlusconi e non Fini salvo che l'abbandono di Fini è figlio di una sete di potere a tutti i livelli.
Penso proprio che la risposta sia l’ultima, molti che per anni sono stati all’ombra e non hanno mai avuto un ruolo politico e visibilità con Fini Presidente di Alleanza Nazionale oggi approfittano del momento e vogliono quindi godersi il potere. I ragionamenti di Fini non convinceranno certo i Deputati e i Senatori ma è perfettamente cosciente di avere dalla sua parte gli elettori perché gli argomenti messi sul piatto, sono giusti e mettono a nudo una serie di contraddizioni interne al PDL e al Governo stesso.
Fini parla da persona coerente e rispettosa delle Istituzioni, da vero Moderato e da persona equilibrata, il merito va proprio a lui se ancora oggi in parlamento si può parlare di democrazia, spesso e volentieri questo Governo ha mostrato impazienza nel far approvare le leggi e troppe volte il Governo è stato costretto a rivedere alcune leggi perché non convincevano il Capo dello Stato.
Il Governo non è un’azienda ed è ovvio che i passaggi parlamentari siano necessari, avevano pensato bene i padri costituenti quando hanno scritto la Costituzione e soprattutto le regole. Chi vuole stravolgere le regole mette a rischio gli equilibri di una democrazia. Ben ritrovato quindi Gianfranco Fini, il politico che pur con ideologie diverse ho sempre stimato e apprezzato, una persona equilibrata che oggi sta svolgendo anche il ruolo di oppositore più del PD più delle urla di Di Pietro. Il fastidio maggiore per il PDL, infatti, viene proprio da Fini che quotidianamente riesce a provocare tensioni nella maggioranza e reazioni da parte della Lega che pensava di averne il monopolio.
Una scelta che fa onore a Fini e che ci fa conoscere finalmente di che pasta sono fatti quelli che oggi dichiarano di abbandonarlo, personaggi mediocri che si vendono per un posto di potere dimenticando il passato dimenticando gli slogan e le lotte ideologiche degli anni addietro. Colonnelli miseri che devono la carriera solo e soltanto a Gianfranco Fini che è stato capace di sdoganarli, personaggi pronti a chinare la testa davanti al capo e che non hanno il coraggio di esprimere il proprio pensiero. Vai avanti cosi Gianfranco non è il numero di senatori e deputati che contano in questo momento, è il tuo popolo che ti giudicherà. Gli italiani sono stanchi di questo stato di cose, di questa politica e di questo Governo che mette ai primi punti dell’agenda le questioni del Premier e dei singoli Ministri, gli italiani non ne possono più di scandali, prevaricazioni, logge massoniche, bavagli, leggi ad personam, in questo momento di crisi internazionale gli italiani si aspettavano un governo impegnato sulla ripresa, sulla tutela delle fasce deboli, dei disoccupati, si aspettavano un governo che agli spot elettorali avesse fatto seguire i fatti.
Il Presidente dei Moderati
Silvio Tedeschi

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