mercoledì 29 giugno 2011

Manovra finanziaria. Ma quando?,



Per non fare la fine della Grecia il governo, deve fare una manovra da 40 miliardi. Per paura di perdere consenso Berlusconi prevede di portarla a termine nel biennio 2013-14. Il problema è Tremonti che a quanto pare si oppone e teme proprio l’effetto Grecia.
Due miliardi immediatamente per coprire le spese inderogabili, circa 5 sul 2012 e 20 sia su 2013 sia su 2014. In questo modo la manovra arriva a circa 47 miliardi, addirittura di più dei 43 inizialmente previsti. Restano 48 ore per eventuali modifiche ma si continua a trattare soprattutto con la Lega.

Far pesare sostanzialmente su 2013 e 2014 gli effetti della manovra consentiranno a Berlusconi di affrontare le elezioni politiche con più tranquillità e potrà dire agli italiani di non aver messo le mani nelle loro tasche. I provvedimenti saranno attuati solo a decorrere dal 2012-2013.

L’aumento dell’età pensionabile per le donne, il congelamento degli stipendi della pubblica amministrazione e tutti i correttivi decisamente impopolari. Tutto rimandato a partire dal 2013 o dal 2014.

Chi siederà a Palazzo Chigi dal 2013 erediterà la manovra pensata da Tremonti.

E i tagli alla politica?

Chi vincerà le prossime elezioni potrà sempre dire di essere stato costretto dall’Ue.

Se il Cavaliere dovesse perdere potrà dire: Italiani l’avete voluto la sinistra? Adesso tenetevela.

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