mercoledì 13 ottobre 2010

LA FILIERA



Già all’epoca delle elezioni provinciali molti esponenti politici, principalmente del Centro Destra hanno utilizzato questo termine con il quale intendevano raccordare le amministrazioni locali con quelle provinciali, regionali ed infine il Governo nazionale. Questo serviva a dare maggiore impulso all’attività amministrativa e forse nella mente di qualcuno voleva significare maggiore tutela. Molti elettori ci hanno creduto e in un batter d’occhio da due anni a questa parte la provincia di Frosinone e la Regione Lazio è amministrata dal PDL e quindi in linea con il Governo Nazionale. I benefici? Al momento non se ne sono visti anzi per una parte della Ciociaria tutto il contrario, l’attività dell’Amministrazione Provinciale è quasi sconosciuta agli elettori, quella regionale a quanto pare produce solo proteste, non ultima quella inerente la chiusura di alcuni Ospedali della provincia di Frosinone. I sostenitori della famosa “ filiera” dove sono finiti? Tutto il rumore fatto in campagna elettorale, cartelloni elettorali presenti in ogni angolo della Città, cene, convegni, è finito nel dimenticatoio, adesso si cerca di salvaguardare qualche misera poltrona ottenuta per grazia ricevuta dal cielo. Probabilmente li rivedremo all’opera tra cinque anni e ancora una volta riusciranno ad ottenere il consenso necessario per essere eletti magari sfruttando altri argomenti. Difficile trovare un colpevole come del resto non è colpa degli elettori se ad ogni tornata elettorale eleggono rappresentanti sbagliati, di fatto, la provincia di Frosinone in questi ultimi tempi è la più penalizzata. Non avendo una rappresentanza forte in Regione né tantomeno al Governo nazionale, la Ciociaria subisce passivamente le scelte di Roma, basti pensare ai rifiuti e al piano sanitario nazionale per capire quanto il peso dei rappresentanti ciociari sia pressoché inutile. Nessuno ci ha difeso e nessuno lo farà, la paura di perdere la poltrona è tanta ed allora c’è il rischio che questo sia solo l’inizio, è facile prevedere per il futuro nulla di buono per questa nostra bella provincia.

Nonostante le proteste pare proprio che soprattutto la Regione sia decisa ad andare avanti senza paura, ed in barba alla famosa “ filiera” e assodato il fatto che i Ciociari chineranno ancora una volta il capo, probabilmente beneficeranno altre province e soprattutto Roma. A noi toccherà affrontare emergenze ambientali e sanitarie senza l’appoggio di nessuno se non dell’opposizione che comunque in alcuni casi vuole speculare sulle nostre disgrazie.

Le responsabilità sono di tutti nessuno escluso. A nessuno è consentito mai come in questo momento di appropriarsi della lotta dei cittadini, la Regione Lazio è stata amministrata sia dal Centro Destra sia il Centro Sinistra. A nessuno è consentito di prendersi i meriti anzi molti dovrebbero guardarsi allo specchio e fare un esame di coscienza. La Ciociaria è ormai terreno di conquista da parte dei poteri romani. Se il Centro Destra è responsabile della chiusura di molti Ospedali della Ciociaria il Centro Sinistra è responsabile di non aver fatto nulla per impedire che soprattutto il Sud della Ciociaria diventasse la pattumiera del Lazio. Tutti indistintamente hanno pensato ad altro ma nessuno ha voluto salvaguardare la salute e il benessere di questa provincia la Valle Del Sacco ne è un esempio.

A nessuno è consentito quindi di cantare vittoria, a nessuno è consentito approfittare della buona fede dei cittadini/elettori. Chi vuole costruire la propria carriera politica sulle disgrazie dei cittadini a colpi di immagini, interviste, foto e comunicati stampa non è degno di rappresentare questo territorio, ne abbiamo avuto già troppe esperienze.

La filiera sia essa di destra che di sinistra non ha mai funzionato e se andiamo di questo passo mai funzionerà.

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