giovedì 2 luglio 2009

ROBERTO GIANNITELLI SCRIVE AI MODERATI

Mi ero ripromesso, pur tra mille perplessità, di esprimere una mia personale opinione sul vs. movimento dopo le consultazioni elettorali, perché la cosa non assumesse il sapore di una maldestra ed interessata operazione di marketing.

Innanzitutto, devo sottolineare il mio personale apprezzamento per la coerenza dimostrata in occasione del ballottaggio; perdonate la franchezza, ma avevo non poche perplessità.

D’altro canto, sia Mimmo che Silvio sanno benissimo cosa pensi dell’ondeggiare da un versante all’altro del panorama politico e quanto disprezzi, come il più bieco degli opportunismi, la triste attitudine (tutta italiana) al “cerchiobottismo”. Purtroppo, in nome di una malintesa “necessità” di avere le mani libere e di una rivendicata e sbandierata appartenenza al “centro” (area politica anch’essa tutta italiana, peraltro troppo affollata), avete dato l’impressione di poca chiarezza nei valori che vi ispirano e di una certa ambigua spregiudicatezza nelle alleanze; onestamente, non credo che la moderazione sia un “valore”, in quanto, non mi risulta io abbia mai frequentato, pur militando in altri lidi, dei violenti e degli intolleranti.

Mi auguro non la prendiate male se, per quanto riguarda “i toni” di alcune iniziative intraprese e, soprattutto, il ricorso a temporanee e non poco imbarazzanti alleanze, non possa dire altrettanto dei Moderati di Roccasecca.

Ma la coerenza dimostrata in occasione delle ultime consultazioni elettorali, come detto, potrebbe rappresentare un punto di svolta nel cammino, a mio parere fin qui oltremodo ondivago, del vs. movimento che, comunque la si veda, si è guadagnato un posto interessante nella vita politico/amministrativa del nostro paese.

So che all’interno del vs. movimento convivono, non senza qualche frizione, differenti anime politiche, al punto che molti di voi hanno una storia personale ed un trascorso politico che difficilmente avrebbero lasciato pensare a percorsi comuni, ma non si può non apprezzare, dall’esterno, la condivisione di obiettivi comuni e la ricchezza di una dinamica e democratica dialettica interna.

E’ noto che sono iscritto al PD e mi preme, pertanto, sottolineare come queste due righe siano state scritte a titolo strettamente personale, non ricoprendo alcun incarico direttivo all’interno del partito; ho, però, condiviso con le persone a me più vicine l’assoluta soddisfazione per l’assunzione, finalmente chiara e netta, di una ben definita posizione, sulla cui cosa, come detto, nutrivo serissimi dubbi.

Non vi nascondo (non sarei onesto) che fino a qualche giorno fa ero dell’idea di non legittimarvi quali interlocutori politico/amministrativi in quanto era (ed è tuttora) opinione del sottoscritto che la realizzazione di un sito ed una forsennata campagna di stampa non significhino, in alcun modo, l’esistenza in vita di un movimento politico; per questo motivo mi sono battuto all’interno del mio partito affinché il PD evitasse il grave errore di rispondere alle vostre provocazioni (non ultima quella, insensata, sul candidato alle provinciali!).

Non credo che la miriade di movimenti e circoli culturali che popolano Roccasecca (spesso con un comune ispiratore) siano da considerare legittimi interlocutori, anche perchè, in molti casi, lo scopo e le finalità di questi gruppi sono abbastanza chiari e spudorati. Voi, schierandovi con un partito che ha un proprio ruolo nel panorama politico nazionale, avete fatto qualcosa di più.

Per queste ragioni trovo un vezzo inutile e fuorviante il focalizzarsi su Presidenti Nazionali, locali, provinciali: non credo sia importante sapere chi sarà il Presidente Nazionale dei moderati, quanto quali azioni ed iniziative caratterizzeranno il vostro cammino, a cui guarderò con la dovuta attenzione e severità.

In conclusione, non so se il futuro potrà vederci condividere iniziative comuni, in quanto ho il timore che esistenti pregiudizi, mai sopiti rancori personali, una visione del confronto spregiudicata e provinciale, nonché una smaccata differenza politica con qualche Vs. dirigente, possano rappresentare un ostacolo difficilmente sormontabile, ma mi auguro apprezziate il riconoscimento che, almeno in questa occasione, ho ritenuto corretto fare.



Roberto Giannitelli


p.s. Solo oggi riceviamo la lettera e la pubblichiamo volentieri.

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