« Ed ora le nostre labbra, chiuse come da un enorme ostacolo simile alla grossa pietra rotolata all’ingresso del sepolcro di Cristo, vogliono aprirsi a esprimere il “de profundis”, il grido, il pianto, dell’ineffabile dolore con cui la tragedia presente soffoca la nostra voce. Signore, ascoltaci, e chi può ascoltare il nostro lamento?… se non ancora Tu, o Dio della vita e della morte, Tu, non hai esaudito la nostra supplica per la incolumità di Aldo Moro, di quest’uomo buono, mite, saggio, innocente ed amico… Fa o Dio, Padre di misericordia, che non sia interrotta la comunione che pur nelle tenebre della morte ancora intercede tra i defunti da questa esistenza temporale e noi tutt’ora viventi in questa giornata, di un sole che inesorabilmente tramonta, non è vano il programma del nostro essere di redenti; la nostra carne risorgerà! la nostra vita sarà eterna! Noi, Aldo, e tutti i viventi in Cristo, beati nell’infinito Iddio, li rivedremo. Signore ascoltaci. E intanto, o Signore, fa, che placato dalla virtù della tua croce, il nostro cuore sappia perdonare l’oltraggio ingiusto e mortale inflitto a quest’uomo carissimo e a quelli che han subito la medesima sorte crudele. Signore ascoltaci! »
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