giovedì 24 giugno 2010
martedì 22 giugno 2010
URLANO PER NON FAR SENTIRE LA VERITA'
Condivido pienamente quanto afferma FareFuturo la fondazione vicina al Presidente della Camera Gianfranco Fini quando afferma che i leghisti "urlano per non far sentire la verità". E "fanno fumo per nascondere l'assenza dell'arrosto"
In effetti, la Padani è uno slogan coniato dai Leghisti a quanto pare efficace, uno slogan che ha fruttato fino ad oggi posti di Governo, posti di potere. Secondo un sondaggio Ispo, infatti, solo il 10% dei cittadini del Nord è favorevole alla secessione e alla creazione della Padania. Ma a cosa serve la secessione a cosa serve la Padania? Forse dovrebbe essere il Sud a ribellarsi a questa continua offesa che viene dal nord, se si pensa che anche i cittadini del Sud sono consumatori e usufruiscono dei beni e dei servizi prodotti al Nord. Un benessere quindi che risulta tale proprio perché una parte della nazione non ne fa una questione di regione né d’ideologia. Mi sembra addirittura un’offesa ai milioni di cittadini del Sud che ogni giorno mettono mano al portafoglio per ingrossare le casse delle aziende del Nord. Molti imprenditori del Nord nel corso degli hanno ha beneficiato proprio del Sud per non parlare della Cassa del Mezzogiorno, parlare di Padania significa dividere l’Italia tra i buoni e i cattivi, a questo punto il Sud cosa dovrebbe fare, evitare di acquistare merci che provengono dal Nord, evitare di usufruire di servizi di Aziende del Nord, di portare soldi a banche del Nord?
Certe affermazioni che feriscono ovviamente gli Italiani veri quelli che ancora oggi si commuovono quando ascoltano l’Inno di Mameli, che commemorano i padri costituenti, che ricordano Garibaldi. Gli italiani che umilmente si sono sempre riconosciuti nel tricolore, chi oggi parla di Padania è chi ha capito che con certe affermazioni si possono raggiungere risultati elettorali insperati chi ha capito che un certo popolo va colpito nel proprio orgoglio ma se questo vuol dire mettere un popolo contro l’altro, significa che la lega sta scherzando veramente con il fuoco, se ne accorgerà quando i cittadini del Nord dovranno fare i conti con il vivere quotidiano, quando capiranno che le parole e gli slogan sono una cosa, la vita reale è un’altra. Anche al Nord c’è crisi come in tutto il pianeta, nel momento in cui le uscite dei dirigenti Leghisti cominceranno a essere bolle di sapone, allora il popolo del Nord capirà che, in effetti, è necessaria una coesione sociale è necessario lo sforzo di tutta la nazione per risanare la crisi. Il popolo leghista capirà a questo punto che è indispensabile anche lo sforzo del Sud per continuare a far esistere molte aziende del Nord, sarà necessario coinvolgere in un’azione di risanamento anche i cittadini del Sud per rimettere in moto l’economia. Molti imprenditori del Nord non la pensano esattamente come la Lega come del resto sono in tanti a differenziarsi dal pensiero di Bossi & C, certi atteggiamenti nascono in zone d’Italia e precisamente nel profondo Nord non nei maggiori centri e nelle città rappresentative. Un pensiero quello della Lega che continuerà a trovare terreno fertile laddove si preferisce un clima di tifoseria irresponsabile alla presa di coscienza che in questo momento l’Italia ha bisogno di unità.
In effetti, la Padani è uno slogan coniato dai Leghisti a quanto pare efficace, uno slogan che ha fruttato fino ad oggi posti di Governo, posti di potere. Secondo un sondaggio Ispo, infatti, solo il 10% dei cittadini del Nord è favorevole alla secessione e alla creazione della Padania. Ma a cosa serve la secessione a cosa serve la Padania? Forse dovrebbe essere il Sud a ribellarsi a questa continua offesa che viene dal nord, se si pensa che anche i cittadini del Sud sono consumatori e usufruiscono dei beni e dei servizi prodotti al Nord. Un benessere quindi che risulta tale proprio perché una parte della nazione non ne fa una questione di regione né d’ideologia. Mi sembra addirittura un’offesa ai milioni di cittadini del Sud che ogni giorno mettono mano al portafoglio per ingrossare le casse delle aziende del Nord. Molti imprenditori del Nord nel corso degli hanno ha beneficiato proprio del Sud per non parlare della Cassa del Mezzogiorno, parlare di Padania significa dividere l’Italia tra i buoni e i cattivi, a questo punto il Sud cosa dovrebbe fare, evitare di acquistare merci che provengono dal Nord, evitare di usufruire di servizi di Aziende del Nord, di portare soldi a banche del Nord?
Certe affermazioni che feriscono ovviamente gli Italiani veri quelli che ancora oggi si commuovono quando ascoltano l’Inno di Mameli, che commemorano i padri costituenti, che ricordano Garibaldi. Gli italiani che umilmente si sono sempre riconosciuti nel tricolore, chi oggi parla di Padania è chi ha capito che con certe affermazioni si possono raggiungere risultati elettorali insperati chi ha capito che un certo popolo va colpito nel proprio orgoglio ma se questo vuol dire mettere un popolo contro l’altro, significa che la lega sta scherzando veramente con il fuoco, se ne accorgerà quando i cittadini del Nord dovranno fare i conti con il vivere quotidiano, quando capiranno che le parole e gli slogan sono una cosa, la vita reale è un’altra. Anche al Nord c’è crisi come in tutto il pianeta, nel momento in cui le uscite dei dirigenti Leghisti cominceranno a essere bolle di sapone, allora il popolo del Nord capirà che, in effetti, è necessaria una coesione sociale è necessario lo sforzo di tutta la nazione per risanare la crisi. Il popolo leghista capirà a questo punto che è indispensabile anche lo sforzo del Sud per continuare a far esistere molte aziende del Nord, sarà necessario coinvolgere in un’azione di risanamento anche i cittadini del Sud per rimettere in moto l’economia. Molti imprenditori del Nord non la pensano esattamente come la Lega come del resto sono in tanti a differenziarsi dal pensiero di Bossi & C, certi atteggiamenti nascono in zone d’Italia e precisamente nel profondo Nord non nei maggiori centri e nelle città rappresentative. Un pensiero quello della Lega che continuerà a trovare terreno fertile laddove si preferisce un clima di tifoseria irresponsabile alla presa di coscienza che in questo momento l’Italia ha bisogno di unità.
Il Presidente dei Moderati
Silvio Tedeschi
venerdì 18 giugno 2010
D E M A G O G I A
Ci fa piacere che solo ora il PD di Roccasecca scopra che la Città di Roccasecca rischia di diventare la pattumiera del basso Lazio. Noi lo abbiamo segnalato da diverso tempo ma nessuno ci ha mai dato ascolto. Sappiamo che certe affermazioni si rendono necessarie per alcuni partiti e alcuni esponenti politici solo alle soglie di campagne elettorali o appuntamenti elettorali importanti.
mercoledì 16 giugno 2010
I PRODUTTORI DI LATTE DI PONTECORVO ATTENDONO RISPOSTE
Post n°69 pubblicato il 15 Giugno 2010 da moderati.pontecorvo
La sezione di Pontecorvo del Movimento Politico dei Moderati interviene a sostegno dei produttori di latte e chiede con forza l’esito degli incontri successivi alla manifestazione tenutasi presso la Centrale del Latte di Roma organizzata dalla Coldiretti. Non è possibile continuare a lavorare rimettendoci, mentre il latte viene pagato a 0,36 centesimi il costo di produzione è di 0,39 centesimi. Si rischia la paralisi e con sé la perdita di numerosi posti di lavoro, Da anni assistiamo alle promesse della classe politica, da anni gli agricoltori nonostante le proteste vengono illusi, è giunto il momento di fare chiarezza e chi si è assunto degli impegni li porti a compimento. La crisi economica che investe la nazione finisce per coinvolgere anche il settore dell’agricoltura, l’unico ancora in grado di svolgere un ruolo di garanzia e l’unico settore su cui è ancora possibile investire per garantire un futuro alle nuove generazioni. Non bastano più le prese di posizione da parte dei politici, sempre pronti a spendere una parola a favore solo quando si avvicinano le elezioni, adesso è il momento di dimostrare concretezza, dimostrare che la politica quando vuole è in grado di correre in soccorso dei settori in crisi. Lavorare per rimetterci significa sacrificare tanti anni di duro lavoro, di risparmi. I Moderati chiedono quindi all’Assessore Regionale all’agricoltura risposte immediate come del resto chiedono ai politici eletti alla regione notizie precise e quale sia il loro impegno in seno al Consiglio Regionale.
Il Presidente dei Moderati di Pontecorvo
Domenico Trotta
venerdì 11 giugno 2010
Pompeo Cataldi spara a zero sull’amministrazione comunale di Roccasecca
“In cinque anni non sono riusciti neanche a risolvere il problema della resina che cade dalle piante”
“E meno male che la lista si chiama Progettiamo il futuro…”. Inizia così l’amaro sfogo di Pompeo Cataldi, ex amministratore del comune di Roccasecca e ora semplice cittadino, che però da politico di razza e amante del suo paese, non manca mai di sottolineare ciò che non va nel modo di amministrare a palazzo Boncompagni. “Non è che serve proprio essere degli scienziati – afferma l’ex amministratore comunale – per rendersi conto che ogni anno, di questi tempi, praticamente camminare o parcheggiare per la piazza di Roccasecca centro diventa impossibile. Gli alberi posti lateralmente alla carreggiata, che danno un effetto scenico assai suggestivo a via Roma, trasformandola nel vero e proprio salotto buono della città, rilasciano quella fastidiosa resina che impregna l’asfalto e unge la scocca delle auto parcheggiate e che da proprio tanto fastidio”. Continua Pompeo Cataldi: “Basterebbe pensarci per tempo, con un intervento mirato sul finire della stagione invernale e si eviterebbe il problema. Certo, mi si potrebbe obiettare che l’intervento si fa. Evidentemente si adotta una soluzione sbagliata. Purtroppo a Roccasecca ormai è consuetudine quella di prendere decisioni sbagliate, perché? Perché non si ha tempo, voglia, capacità, per partorire iniziative fruttuose? Si è troppo interessati a progettare il futuro? Ma quale futuro poi? Quello delle opere megalomani e inutili, come il progetto di collegamento tra via Roma e via Vittorio Veneto. Me che ci vorranno mai fare poi…? Abbellirlo si, ma da come parlano gli amministratori sembra quasi che vogliano rifare le scale in oro…Bah! Non capisco gli effetti positivi che può apportare. Perché non ci si concentra invece sulle cose utili? Sui tanti piccoli gesti di ordinaria amministrazione che ormai sono diventati una chimera? Anche intervenire sulle piante è un’azione amministrativa importante, ma non viene fatta. Non servono cure radicali o chissà cosa, serve solo buon senso. E’ come se una persona che sa di essere di salute cagionevole, si premunisce con un vaccino. Così, il buon amministratore dovrebbe fare con i problemi del proprio paese. Ma dove è attualmente un buon amministratore a Roccasecca? Me la prendo soprattutto con i consiglieri e gli assessori di Roccasecca centro. Ma che stanno facendo per rendere vivibile e accogliente la parte antica della città? Mi rendo conto che amministrare è una cosa seria, che non ci si può improvvisare, che uno le capacità o le ha o non se le può inventare, ma ora si è toccato proprio il fondo. In cinque anni, quasi, di amministrazione “progettiamo il futuro”, non sono riusciti a progettare nemmeno una soluzione per la resina che cade dalle piante del centro cittadino. Ma che diamine. E a nessuno passi per la mente di tagliarle le piante. Perché i “progettisti di futuro”, tra le tante soluzioni capestro che possono partorire, potrebbero fare anche questo. Sarebbe un attentato all’identità della città. Il mio invito è uno solo: muovetevi, trovate una soluzione, battete un colpo, state a palazzo Boncompagni anche per questo”. Dunque, un vero e proprio atto d’accusa quello di Pompeo Cataldi. Vediamo se sortirà gli effetti sperati.
lunedì 7 giugno 2010
IL FENOMENO LEGA
Posted on giugno 7th, 2010 dal Blog di Silvio Tedeschi
Il Leghismo comincia a essere per molti lo strumento per esternare non le proprie idee ma la rabbia contro l’Italia e contro Roma. Il calciatore Marchisio mentre canta l’inno d’Italia dopo “Schiava di Roma” avrebbe aggiunto “ladrona”. Siamo alla frutta. Io lo avrei mandato a casa direttamente senza appello.
Il Leghismo comincia a essere per molti lo strumento per esternare non le proprie idee ma la rabbia contro l’Italia e contro Roma. Il calciatore Marchisio mentre canta l’inno d’Italia dopo “Schiava di Roma” avrebbe aggiunto “ladrona”. Siamo alla frutta. Io lo avrei mandato a casa direttamente senza appello.
IL PARTITO DEI MODERATI D'ITALIA
Cari amici, dopo tanto duro lavoro e di attività che definirei “ movimentistica “ è giunto il momento di fare il salto di qualità e puntare dritto verso il Partito dei Moderati d’Italia. Quotidianamente ci confrontiamo con associazioni, movimenti, organizzazioni che hanno le nostre stesse idee, perche non tentare di costruire un qualcosa di più ambizioso proprio adesso che i tentativi di dare vita ad un partito di centro sembrano essere ridotti ad un’operazione di maquillage dell’UDC? Per quanti fino ad oggi non hanno aderito all’UDC e non hanno aderito alla Costituente di Centro, hanno a cuore come noi i valori che furono dell’ex Democrazia Cristiana, sono chiamati oggi ad un’azione di coraggio e soprattutto di rivalsa. E’ necessario mettere insieme le tante esperienze locali, provinciali e regionali per fare un unico partito, il Partito dei Moderati. L’invito è quindi rivolto a tutti gli amici e quanti vorranno dare il proprio contributo, organizziamoci e fissiamo già da adesso la data dell’incontro. Sono sicuro che insieme si possono gettare le basi per una grande rivoluzione democratica e democristiana, uno scatto d’orgoglio che va oltre i partiti personali, i partiti delle poltrone e del potere. Insieme possiamo farcela.
Il Presidente dei Moderati
Silvio Tedeschi
Silvio Tedeschi
giovedì 3 giugno 2010
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