martedì 20 ottobre 2009

AL FIANCO DEI PIU' DEBOLI

Confrontarsi e discutere con la dura realtà del mondo dei diversamente abili è difficile per chi come noi intende la politica come una battaglia quotidiana per il riconoscimento dei nostri diritti partendo da una condizione di eguaglianza. Quando un Movimento politico si propone e nel caso specifico si presenta si corre il rischio di essere considerati uguali agli altri, grazie a chi ha inteso per anni la politica come uno strumento per conquistare posti di potere dimenticando le esigenze quotidiane dei cittadini. La nostra azione quotidiana, di stimolo verso le istituzioni ci pone in una condizione diversa e forse vantaggiosa visto che non rientra nella nostra logica, occuparsi oggi dei problemi dei cittadini perché sono imminenti le elezioni regionali. Lo facciamo tutti i giorni anche quando non ci sono appuntamenti elettorali perché siamo convinti che le problematiche dei cittadini esistano 365 giorni l'anno. Proprio questo concetto è stato espresso ieri sera nell'incontro tenuto con gli amici di Cassino ed in particolar modo gli amici che rappresentano un'associazione di genitori di ragazzi diversamente abili che vivono una situazione di disagio e di sconforto visto che le Istituzioni non fanno nulla per alleggerirli un peso che va oltre il dolore stesso. Anche se viviamo in una società evoluta che si dice al passo con gli altri paesi europei ci chiediamo perché le Istituzioni locali non fanno nulla per investire nel sociale, in un momento di crisi occupazionale come questo, ci sono settori su cui si potrebbe ancora investire dando lavoro e garantendo un servizio di qualità a tante famiglie che non riescono più a coniugare l'affetto per i propri familiari, le esigenze quotidiane e un lavoro che è sempre più precario. Non è certo con il volontariato che si riesce a sopperire alla mancanza di operatori qualificati in grado di recuperare persone che purtroppo sono state colpite da gravi patologie, non è certo abbandonando le famiglie al proprio dolore che si aiuta il prossimo né tantomeno non si favorisce l'integrazione sociale. I diversamente abili vanno seguiti costantemente e per farlo non basta una semplice struttura per aiutarli e curarli, è necessaria una politica se si occupi più del sociale, che offra strumenti di recupero e risorse destinate all'incremento delle attività di sostegno. Gli amici di Cassino lamentavano ad esempio il fatto che i loro figli non hanno bisogno solo di colorare fogli di carta, hanno bisogno anche di attività motoria, svago, hanno bisogno di socializzare prima di tutto con i familiari stessi, per fare questo è necessario formare ed integrare nuove figure professionali in grado di capire, in grado di stimolare nuove sensazioni e nuovi interessi, le Istituzioni dovrebbero investire di più sulla formazione del personale specifico e meno sulla creazione di figure socio sanitarie a volte inutili. Per quello che abbiamo ascoltato ieri sera, si corre il rischio di sperperare denaro pubblico senza concludere nulla, c'è bisogno di una nuova cultura del malato specie se diversamente abile, occorre risvegliare uno spirito di servizio nuovo ed alternativo per chi rappresenta le Istituzioni, i Moderati faranno del tutto per sensibilizzare le Istituzioni consapevoli che i problemi vanno risolti alla radice. Occorre un impegno forte, è necessario prima di tutto mettere a nudo le tante cose che non vanno, noi non ci tireremo indietro come abbiamo sempre fatto, lo fare ancor di più sapendo di tutelare genitori e ragazzi che hanno avuto la sfortuna di confrontarsi con la triste realtà del mondo dei diversamente abili, lo facciamo perche prima di tutto siamo sensibili a queste situazioni e perche da anni ci battiamo per la risoluzione di problematiche quotidiane, da anni ci occupiamo di problemi che sembrano piccoli ma che non interessano a nessuno. Mentre altri pontificano, parlano di grandi progetti che non saranno mai realizzati parchè questa è fantapolitica, il Movimento dei Moderati è consapevole che la politica debba ripartire dal basso, la politica deve ricominciare ad occuparsi di più dei problemi dei cittadini e a frequentare meno i salotti buoni, mentre per molti, politica significa conquista di posti di potere noi pensiamo che essa debba prima di tutto occuparsi delle tematiche sociali. Abbiamo una visione diversa e ne siamo consapevoli, ma il lavoro sin qui svolto ci consente di guardare avanti con fiducia e con speranza, non è più il momento delle improvvisazioni, gli elettori hanno bisogno di risposte concrete.

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