martedì 2 giugno 2009

NOTA E LA SUA TERRA

Il Dr. Crescenzo Nota, un politico che rivendica le sue origini e difende l’economia del territorio ciociaro.




“Orgoglioso di essere ciociaro”, questo in sintesi il messaggio lanciato dal dott. Nota, candidato dei Moderati in seno all’UDC per il collegio di Roccasecca, durante il comizio elettorale tenutosi lo scorso primo giugno nella piazza principale di Colle San Magno.

Nello specifico, il dott. Nota ha voluto non solo lanciare agli elettori del collegio e, in particolar modo di CSM, un incoraggiamento ed uno stimolo a difendere le tradizioni locali, ma soprattutto ha avuto il pregio di individuare interessanti punti programmatici per il rilancio economico e la valorizzazione del territorio.

Pastorizia, caccia, industria boschiva e attività agrituristica sono gli argomenti che il dott. Nota ha proposto per un rilancio nel breve e medio periodo dell’economia dei territori ricompresi nel collegio.

Il nostro territorio, sottolinea il Dr. Nota, per la sua configurazione geografica, benché goda della naturale presenza di paesaggi incontaminati, ha paradossalmente la presenza della più bassa percentuale di attività agrituristiche rispetto alla media nazionale.

La capacità della amministrazione provinciale di saper sviluppare e sostenere nel tempo il connubio tra l’incentivo ed il sostegno alla nascita di strutture ricettive per il turismo quali gli agriturismi, l’incremento della pastorizia locale, nonché lo sviluppo dell’industria boschiva, potrà sicuramente costituire il volano per il rilancio vero della economia locale.

Altro interessante spunto, al di là di ogni prevedibile forma di strumentalizzazione da parte di chi sicuramente non ha a cuore gli interessi di questo territorio, è la regolamentazione della caccia.
Sul punto ha infatti osservato il Dr. Nota, come la presenza costante e massiccia di cacciatori nei territori del nostro collegio ed in particolare di CSM, implichi la necessità di istituire regole ben precise.
Regole che, sarebbero protese non solo alla salvaguardia degli interessi del territorio, ma altresì allo sviluppo turistico legato proprio allo sport della caccia, con la consequenziale attrazione di un indotto di piccole attività commerciali al servizio dello stesso.

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