mercoledì 24 giugno 2009

E ORA CHE SI FA?

Passata, la tempesta elettorale è il momento delle analisi del voto. I partiti dovranno, mai come in quest’occasione analizzare bene i flussi elettorali e soprattutto gli atteggiamenti di partiti ed esponenti, spesso contraddittori. Laddove era presente con o senza candidati, il Movimento dei Moderati al primo turno ha saputo ben figurare e al secondo turno è stato leale rispettando gli impegni preso con l’UDC e con il Terzo Polo. Nei Comuni dove eravamo presenti, abbiamo dimostrato di essere una forza sana e capace di assumersi le responsabilità a differenza di altri che subito il risultato finale, non hanno esitato a salire sul carro dei vincitori. Un atteggiamento questo che non ci appartiene e non appartiene al nostro Movimento, sappiamo affrontare qualsiasi situazione serenamente, rimanendo rispettosamente al proprio posto. Noi non fuggiamo, non ci tiriamo indietro e soprattutto non abbiamo rancori perche siamo consapevoli che le decisioni vanno prese collegialmente e in base alle regole della democrazia. In democrazia si vince e si perde, l’importate è essere orgogliosi del lavoro svolto, non ci appartengono termini come ambizione, poltrone o spartizione di potere, siamo leali fino in fondo anche a costo di perdere. Chi pensa che il Movimento possa essere uno strumento di potere è fuori da quelli che sono i valori fondamenti per cui ci siamo costituiti, chi ha vergogna di aver fatto una scelta non può e non potrà mai essere un Moderato. Nel caso specifico di Roccasecca proprio ieri abbiamo assistito all’ennesima sceneggiata di politici che hanno il solito vizietto di salire agevolante sul carro dei vincitori. Atteggiamenti questi che dovrebbero far riflettere il Sindaco Giorgio il quale da oggi in veste di Consigliere Provinciale dovrà essere consapevole di far parte a Palazzo Gramsci di una coalizione di Centro Sinistra e a Roccasecca di una coalizione che vede al suo interno oltre al Centro Sinistra anche il PDL. E’ giunto il momento di fare chiarezza, una chiarezza che impone a tutti una seria riflessione soprattutto a chi non conoscendo l’esito elettorale ha pensato bene di assistere in prima fila a tutti i comizi, magari applaudendo ma alla fine è andato a festeggiare con il suo partito di appartenenza.

Silvio Tedeschi

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