Il Congresso che andiamo a celebrare nella provincia di Frosinone è il primo passo per un Movimento come il nostro che con testardaggine e ostinazione da anni cerca di far passare il proprio messaggio politico. Pur consapevoli delle nostre dimensioni e potenzialità abbiamo sempre cercato di fare politica con passione e determinazione, consapevoli che per avere lo spazio giusto oggi, bisogna avere risorse finanziarie infinite e la essere presenti nei salotti buoni delle TV. Nonostante tutto abbiamo avuto il coraggio di fare politica tra la gente, abbiamo sempre espresso il nostro pensiero liberamente, senza padroni, senza la paura di scomodare qualcuno. Abbiamo cioè espresso il nostro pensiero liberamente ricavandosi un n piccolo spazio politico che oggi comincia a renderci il giusto merito e buoni risultati. La sfida che tutti i Dirigenti dei Moderati hanno accetto è stata quella di abbracciare una fede politica che come all’inizio ancora oggi non garantisce “privilegi” una sfida che comporta altresì esborso di denaro dalla propria tasca, impegno del proprio tempo libero insomma più rinunce che benefici. Tanti giovani, tanti amici ci hanno seguito perché come noi, convinti che la politica, quella vera, va fatta dal basso, confrontandosi con i problemi quotidiani e magari subendo spesso e volentieri attacchi, accuse, offese e forse lo sfogo di chi è abituato a vivere la politica agevolmente traendone magari solo benefici. Lentamente e con tanta passione abbiamo raggiunto obiettivi importanti, ci siamo spesi lealmente per quelle persone che meritavano il nostro appoggio, quelle coalizioni che più erano vicine ai nostri ideali e obiettivi. Oggi il Movimento è in grado di celebrare i primi Congressi provinciali, un passaggio politico importante perché vuol dire che il Movimento sta crescendo veramente, vuol dire che le persone che credono in noi aumentano e ovvio che il passaggio per un congresso è segno di democrazia all’interno del nostro movimento. Dopo Frosinone seguirà il Congresso di Roma e ci auguriamo quello regionale. In quel caso vuol dire che avremo raggiunto un obiettivo importante, quello cioè di aver superato il confine comunale e/o intercomunale. Ci avviamo a vivere una fase politica sicuramente molto più impegnativa ma che deve essere per tutti, motivo di vanto per i risultati raggiunti. Non nascondo la commozione per quanto sin qui fatto, quello che era un giocattolo nato per gioco, inizia a essere uno strumento politico importante, non a caso l’interesse per il nostro movimento cresce. Voglio trasmettere a tutti i partecipanti al Congresso e quanti vorranno intervenire la mia emozione, insieme siamo riusciti a formare una classe politica che fino a ieri era indifferente alla politica, un gruppo di amici che con coraggio stanno giorno per giorno conoscendo il difficoltoso mondo della politica e forse la loro verginità politica gli consente di affrontare le problematiche con quel distacco necessario alla politica stessa. In questo momento di difficoltà economica e politica nazionale dove la vecchia classe politica ha delegato tecnici, c’è bisogno di un ricambio generazionale, c’è bisogno di nuova linfa, di nuove risorse e volti nuovi. Noi stiamo dando il nostro contributo, ci auguriamo che il in futuro l’Italia possa riappropriarsi del proprio ruolo di protagonista in Europa passando per un ricambio generazionale ormai auspicato da tutti. Buon congresso e soprattutto buona Pasqua a tutti.
Silvio Tedeschi
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