lunedì 23 gennaio 2012

AMICI DEL TERZO POLO: SVEGLIATEVI

Ci eravamo illusi che il Governo Monti potesse dare una svolta al paese ma alla luce degli ultimi provvedimenti ci sembra che la cura dei professori sia insufficiente per rimettere in moto l’economia di questo paese anzi pare proprio che il malato Italia affidato a specialisti rischia seriamente di andare in coma.


C’eravamo illusi che al posto della politica fossero intervenuti esperti che, non dovendo chiedere il consenso agli elettori, avrebbero dovuto affrontare le questioni con più decisione invece dobbiamo costatare che anche questo tentativo è fallito.

Gli ultimi provvedimenti in materia liberalizzazioni dimostrano che non si vuole assolutamente mettere mano a quelle modifiche strutturali che rischiano di far saltare definitivamente il sistema Italia.

Se per far favorire la crescita e lo sviluppo occupazione si pensa ad aumentare i taxi, le farmacie, i notai vuol dire che in questo Governo la fa da padrona la teoria, quella studiata in tanti anni di insegnamenti e prolusioni a discapito di chi vive quotidianamente i problemi.

Se la liberalizzazione degli orari dei negozi, del mercato delle pompe di benzina significa far ripartire l’Italia pensiamo di aver creduto per un attimo alle belle parole del Governo Monti al momento dell’insediamento.

L’Italia oggi vive una crisi economica senza precedenti, spesso si dice che le piccole e medie imprese siano il motore dell’economia e dell’occupazione ma poi si pensa ad affossarle ancora di più, da una parte le banche e dall’altra l’impossibilità a uscire da una crisi che va avanti da diversi anni. La pressione fiscale sulle imprese è ormai opprimente, non consente cioè alle imprese di assumere e sono tanti i piccoli imprenditori a molla perché impossibilitati ad andare avanti.

Pare che a essere criminalizzati in questo momento siano soltanto i piccoli imprenditori a essere presi di mira eppure, da questo settore provengono per la maggior parte questi famosi posti di lavoro tanto sperati da tutti.

Sono tante le aziende che oggi hanno serie difficoltà ad andare avanti, devono decidere se stare in regola con il fisco o pagare gli stipendi, l’energia elettrica, l’acqua, il telefono, insomma vivono momenti di terrore e sono tanti pronti a restituire le partite iva.

La politica che doveva operare tagli sostanziali alla spesa pubblica e ridare speranza ai cittadini ha delegato a un gruppo di professori di risolvere le questioni, consapevole di non poterlo fare salvo perdere il consenso.

La politica ha delegato ma non ha deciso di tagliare le spese alle cosiddette “ caste “ di fatto mille tra deputati e sanatori continuano a beneficiare del loro status insieme a Consigliere Regionali, Provinciale, e altri carrozzoni dello Stato che spendono quotidianamente milioni di euro per non fare nulla.

A pagare i cittadini che vedono addirittura aumentarsi la benzina, l’energia elettrica, rischiano di poter comprare nemmeno un pezzo di pane.

Alla luce di tutto questo i Moderati non sono insensibili e chiedono soprattutto alle forse politiche del Terzo Polo di non cullarsi troppo sul Governo Monti, l’innamoramento di questo Premier da parte dei leader del Terzo Polo ci preoccupa, ci fa sentire male di fronte alle esigenze dei cittadini, ci fa sentire a disagio di fronte a chi oggi protesta nelle piazze.

Il grido di dolore dei più deboli non può passare inosservato, noi siamo dalla parte dei più deboli e dei cittadini. Da sempre siamo stati al fianco dell’UDC perche è la nostra area naturale ma in questi ultimi tempi non condividiamo l’appiattimento su questo Governo, pretendiamo che Casini e gli amici del Terzo Polo abbiamo uno scatto di orgoglio, si sveglino e tornino a essere quel partito coraggioso che in passato ha dimostrato di poter andare avanti da solo anche contro i grossi partiti, ha dimostrato di sopravvivere alle ultime elezioni politiche correndo da solo, vincendo la sfida evitando la fine dei partiti di sinistra.

Insomma chiediamo a gran voce a Casini di riavvicinarsi alla gente e frequentare sempre di meno il salotto di Monti, passera e via dicendo

Silvio Tedeschi

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