sabato 20 marzo 2010

PENSIAMO AL FUTURO

Come le spugne in questo periodo d’intensa altrui attività preelettorale, le nostre giornate sono state contrassegnate da molti contatti, tutti interessanti e qualcuno anche costruttivo, siamo riusciti a individuare delle eccellenze, che si proponevano a volte secondo istruzioni, più spesso secondo la loro intelligenza ed onestà, e sono queste, quelle che abbiamo particolarmente apprezzato e con cui porteremo avanti un discorso, secondo i tempi della storia e non quelli dell’ ingordigia da urna. Sintomi di onnipotenza e costosissimo presenzialismo di immagini da bordo strada, sono i chiari segni di lontananza da un elettorato che si vuole usare ma non rappresentare. Partiti come l’U.D.C. e P.D.L. devono capire e capiranno che molto è cambiato, non si vince più come un tempo quando si aggregavano portatori di voti, dalle facili promesse, è arrivato il momento di varare proposte costruttive che vedano in prima linea la volontà di creare stabile occupazione, e non il costoso recupero di piste di atletica, o rotatorie. I partiti della nostra area, dovevano prenderci in considerazione per tempo risolvendo le ridicole contraddizioni del locale, tardivamente capiscono che stiamo crescendo, e molto, a loro discapito. Intorno non si vede esaltazione, rigore politico ma spesso solo postulanti con grossi problemi di affermazione sia per le verifiche regionali che per quelle comunali, siamo temuti a Pontecorvo e lusingati invano a Piedimonte, ma questo sono i Moderati, un partito, dove conta l’individuo e i suoi problemi, il suo bisogno di lavoro. Siamo dell’opinione che rappresenteremo più noi in futuro lo spazio per candidati come Cacciola, Foglietta, De Gasperis, D’Ovidio, Pesci. Noi Moderati non siamo un vestito stretto ma ormai l’unico soggetto che in assoluta purezza può riconoscere il dovuto spazio a meritevoli come i su menzionati. Sta finendo un’era dove gli ideali di Patria, Famiglia, Lavoro, Dovere, Morale, Cultura erano solo esigenze dell’Italia sana con voglia di centro, un centro sempre contraccambiato ma mai giustamente re numerato in termini di realizzazione progettuale. Fare politica vuol dire anche concedere molto a tutti, con una giustizia uguale per tutti e non specialmente per qualcuno.

MOVIMENTO POLITICO DEI MODERATI
IL VICE PRESIDENTE
GIOVANNI BUTTAZZO

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