martedì 23 marzo 2010

ASSEMBLEA DEL 22.03.2010

Si è tenuta ieri presso l’Agriturismo Paradise di Pontecorvo l’Assemblea Generale dei Moderati. Un evento preparato magistralmente dal Segretario Organizzativo Paolo Vecchio. Presenti i coordinatori comunali e provinciali di Roma e Frosinone, i dirigenti storici del Movimento, molti amici e simpatizzanti. I circa 100 dirigenti hanno analizzato la situazione politica del momento nonché approvato le prossime iniziative subito dopo le elezioni regionali. I Moderati non coinvolti direttamente in questa competizione elettorale, guardano al dopo elezioni, tra gli argomenti discussi le scelte strategiche del Movimento per il futuro. Sta nascendo una nuova risoluzione politica più adeguata, indispensabile per dare al Movimento una propria identità e necessaria ad affrontare le prossime sfide confrontandosi con il territorio e con le altre forze politiche. Il Movimento è in forte crescita, nella seduta di ieri sono state, infatti, ratificate le nomine della Dott.ssa Fiorito a Presidente dei Moderati dei Castelli Romani e l’Arch. Carlo Capoccia, Presidente dei Moderati della Val Di Comino. In questi giorni di campagna elettorale i Moderati sono stati spesso sollecitati a chiarire le proprie posizioni, l’Assemblea ancora una volta ha espresso piena condivisione con quanto proposto dalla Direzione Politica secondo cui, non essendoci un coinvolgimento diretto dei Moderati nella competizione elettorale, il Movimento non era obbligato a farlo. Schierarsi a favore di un candidato significava sostenere le idee di un altro partito. Il Movimento è sempre stato chiaro nelle sue scelte e continuerà a farlo in modo democratico e leale, nessuna forma di presunzione, nessuna arroganza, nessuna mania di protagonismo, in democrazia valgono il rispetto dei ruoli e il rispetto delle proprie idee e la propria dignità. I Moderati non potevano e non lo faranno finché saranno in vita svendere la propria storia, ne potranno mai affidare ad altri le proprie battaglie In sintesi, la nostra consapevolezza ci consente di non mettere i bastoni fra le ruote all’individualità ma nello stesso tempo ci obbliga in questa circostanza a far riferimento ad un uomo in quanto tale e non di certo al suo anacronistico contenitore. L’UDC è un partito più antico di noi ma evidentemente in questo non ci siamo fin dall’inizio in quanto abbiamo avvertito l’esigenza di crearne un nostro. E’ vero che i Moderati contribuiranno con forza alla creazione se ci sarà di un nuovo Centro degno di questa definizione ma come dicono gli uomini di centro destra, non lo faremo promettendo il mare a Frosinone ne terremo in piedi le variegate e mendaci agenzie di collocamento aperte a macchia di leopardo ciclicamente per ogni circostanza elettorale, il distinguo e sottolineiamo questo punto sta proprio nel fatto che il nostro proporci è allineato a standard nord europei e non alla povertà intrisa di vizi colombiani che a fatica stenta ad accreditarsi su una platea di uditori veramente esasperata. Grande è la responsabilità di chi vanta storie di successi elettorali in questo territorio, basta guardarsi intorno per capire che atteggiamenti premiali non sono stati mai posti in atto, la classe politica dalla scarsa dotazione di materia grigia ha delegato tutto ad un’imprenditoria che ci ha usato come una sorta di embrionale delocalizzazione, il lavoro quando veniva offerto dai mega concorsi statali ha spostato la popolazione verso altre sedi impoverendo simultaneamente il territorio di tradizioni, capacità artigianali, disattenzioni al patrimonio naturalistico che oggi se pur valido globalmente non è polo di attrazione per i serbatoi umani limitrofi. Quanto di questo sarà in futuro maggiormente esposto e ritornando al concetto dell’Assemblea si può soltanto dire per altrui futura memoria che i Moderati sono un’identità assestante non captabile non acquisibile e soprattutto non influenzabile.

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