Ormai ci siamo, è aperta la campagna elettorale. Mentre a livello provinciale la linea politica dei Moderati non cambia e sicuramente sarà ribadita la scelta fatta alle ultime elezioni provinciali cioè a sostegno del partito di riferimento, l’UDC, a Roccasecca il problema è sempre lo stesso. Cosa farà l’UDC di Roccasecca? Chi sosterrà? Ci troveremo ancora una volta di fronte al solito enigma, l’UDC fa parte di una maggioranza di Centro Sinistra e come tale sarà difficile ovviare alla linea politica dell’intera Giunta salvo incorrere com’è già successo in eventuali rimpasti. A parte la posizione del PDL che esprime contemporaneamente un Assessore e un consigliere di minoranza, un discorso che comunque non ci interessa, l’UDC esprime un Assessore tenuto conto che la Giunta è al 90% di centro sinistra. Difficile dirimere questo enigma soprattutto per l’UDC che alla fine dovrà contare i voti. E’ già accaduto e precisamente alle ultime elezioni provinciali che molti hanno tentato di rivendicare la paternità del voto UDC dimenticandosi che comunque i Moderati esprimevano il Candidato alla provincia. Il risultato è stato esaltante e alla fine tutti hanno fatto bella figura. Questa volta i Moderati non esprimono un candidato e si rischia di giungere allo spoglio senza sapere chi ha votato UDC. Per adesso nessuno parla, nessuno si esprime, I Moderati, anche se a livello provinciale si comporteranno lealmente, nel Comune di Roccasecca vogliono vederci chiaro salvo poi dover affrontare un processo sull’esito elettorale. Non vorremmo cioè essere accusati di superficialissimo qualora il responso delle urne sarà poco soddisfacente visto che sono in tanti a proporsi oggi come esponenti dell’UDC. Spetterà agli organi dirigenti dell’UDC e la sezione di Roccasecca trovare una soluzione, spetterà a chi rappresenta l’UDC oggi a Roccasecca farci capire le cose come stanno, i Moderati sono leali ma al tempo stesso chiari. Ci piacerebbe conoscere la linea politica dell’UDC di Roccasecca prima di sciogliere la riserva anche su Roccasecca.
IL PRESIDENTE
Silvio Tedeschi
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