Sarà capitato a tutti di imbattersi almeno una volta, nella cappa nauseabonda che avvolge la zona di Scolpeto e Melfi di Sotto nei territori tra Roccasecca e Pontecorvo. Ormai la situazione è diventata insostenibile, nonostante le proteste, nessuno si è mai degnato di intervenire e nessuno si è mai preoccupato delle popolazioni che abitano in quelle zone. Tante sono state le iniziative ma nessuna di queste aventi per scopo interventi urgenti, tanti si sono sciacquati la bocca con belle parole ma nessuno si è mai interessato. In quelle zone insistono numerose attività agricole e molti sono gli imprenditori agricoli pronti a chiuderle per non arrecare danni alla salute pubblica. Forse sfugge a molti che da quelle zone giungono sulle tavole dei consumatori, prodotti primari come il latte, la carne e gli ortaggi. Alcune aziende agricole sono state costretti a vendere i capi per non incorrere magari in sanzioni circa l’igiene e la salute degli animali. Spiace raccogliere lo sfogo di alcuni agricoltori che si ritengono “ offesi “ dalle istituzioni pronte a sanzionare ma mai viste quando dovevano sanzionare chi si ritiene responsabile di questo stato di cose. Le Istituzioni sono latitanti quando si tratta di affrontare problemi ben più grossi e più importanti come la gestione di discariche e impianti di smaltimento dei rifiuti. Perché, dicono alcuni allevatori, le Istituzioni sono tanto rigide se non registriamo un capo sul registro di stalla ed invece sono pressoché “ inesistenti” quando si tratta di punire chi inquina e rendere queste zone ormai invivibili. Insomma una situazione “ schifosa” che vede coinvolte tutte le istituzioni e soprattutto coloro che dovrebbero ed avrebbero dovuto difendere queste zone. Quei signori che oggi continuano ad occupare le poltrone di governo grazie anche ai voti degli elettori di queste zone. Una vera e propria vergogna se si pensa che i cittadini di Scolpeto e Melfi di Sotto siano costretti a stare chiusi dentro le proprie abitazioni con le finestre chiuse, una puzza che provoca mal di stomaco, una puzza che rende la vita impossibile. Purtroppo le grida di dolore dei cittadini di quelle zone vengono come al solito inascoltate come del resto le proteste dei comitati ambientalisti sono state sempre considerate inutili, il lavoro svolto dall’amico Fabrizio Di Cioccio è stato sempre considerato come interessante dal punto di vista giornalistico e scientifico ma non utile per risolvere le problematiche. Vergogna e ancora vergogna per coloro che hanno gli strumenti per intervenire ed invece “dormono” e continua a fare buon viso e cattivo gioco. State rovinando un’intera zona, un’intera economia, state costringendo molte famiglie ad abbandonare la propria casa, vergognatevi. Le istituzioni locali sono determinate e decise quando si tratta di scegliere la presenza dei rom ma non hanno il coraggio di fermare un qualcosa che è ben più grave e nocivo per la salute. Le Istituzioni locali e provinciali sono determinate e decise quando si tratta di fare scelte demagogiche e politiche ma non hanno il coraggio di fermare scempi ambientali che interessano l’intera collettività e la salute pubblica. Molte amministrazioni locali hanno da sempre scongiurato il problema ambientale sapendo che in queste zone abitavano “ i fessi” coloro che accettano e sono costretti ad accettare tutto anche la “ monnezza”. Vergognamoci tutti per non aver difeso le nostre zone.
Silvio Tedeschi
Nessun commento:
Posta un commento