IDEAL STANDARD E AGC, i due pilastri dell' economia roccaseccana, strumentalizzati dalla politica alle prossime elezioni Regionali ? No Grazie.
Da Silvio Tedeschi blog
La crisi che investe le due maggiori industrie di Roccasecca, la IDEAL STANDARD e l’AGC (Ex Pennitalia) è davvero preoccupante. Storicamente la Città di Roccasecca ha beneficiato della presenza di questi due colossi industriali, intere generazioni hanno lavorato presso gli stabilimenti di Roccasecca e se prima era un paesino a forte vocazione agricola negli anni del boom economico, si è potuta ricavare un ruolo primario tra le Città con un forte insediamento d’industrie. Oggi l’intera Città vive momenti di apprensione poiché molte famiglie potrebbero trovarsi di colpo senza uno stipendio fisso, una previsione drammatica, ma, di fatto, il rischio è proprio quello che da qui al futuro le cose potrebbero degenerare salvo che l’economia riprenda a galoppare come negli anni precedenti. La crisi economica è mondiale e di conseguenza le ripercussioni sono davvero preoccupanti. L’auspicio è che a livello mondiale possa esserci una ripresa, una nuova stagione che riporti serenità ai tanti lavoratori che oggi vedono a rischio il proprio posto di lavoro. Mai come in questo caso nessuno può pensare né prevenire quando questo brutto momento passerà, ma nessuno può nemmeno pensare di strumentalizzare le disgrazie di questi poveri lavoratori. Ci apprestiamo ad affrontare una nuova campagna elettorale, sicuramente molti troveranno spunto per illudere i lavoratori e le loro famiglie, non è consentito davvero a nessuno di speculare su queste vicende, l’auspicio che i candidati alle prossime elezioni regionali evitino di trattare questi argomenti e se proprio vogliono farlo è preferibile che ognuno di essi faccia un esame di coscienza e valuti quanto sia stato il suo impegno per questi territori. E’ facile addossare le colpe di tutto alla politica ma in alcuni casi è pur vero che la politica, a qualsiasi livello non ha mai pensato a prevenire tali situazioni. La politica ha pensato ad altro anzi ha pensato a come poter sistemare magari un proprio elettore presso una delle tante aziende oggi in crisi, l’impegno per l’azienda da parte della politica è stato solo quello di trarne benefici elettorali. Oggi, questa classe politica non può quindi permettersi il lusso di scendere al fianco dei lavoratori sarebbe poco credibile. Piuttosto s’impegnassero i nostri politici per una politica di risarcimento per le nostre zone, nessuno si è mai degnato di chiedere un risarcimento morale a queste terre, nessuno ha mai pensato che forse sarebbe stato meglio tutelare questi territori chiedendo ai Governi passati e attuali delle agevolazioni per le aziende, agevolazioni fiscali che avrebbero comunque alleggerito il peso sulla gestione finanziaria di ogni singola azienda, lo stato, la Regione avrebbero potuto fare di più aiutando e agevolando le aziende che operano in questo territorio. Nessuno dei politici (anche quelli appena eletti) ha mai speso una parola “a” favore di questa terra né tantomeno si è degnato di difenderla da una politica ambientale scellerata che ha portato solo rifiuti. I lavoratori devono vedersela da soli, sanno perfettamente che il sostegno della politica può essere solo dannoso. Mi auguro di cuore che sulle scelte future non sia proprio la politica a metterci il carico da 10 nel senso che a fronte di una chiusura di un qualsiasi stabilimento del Nord la Lega possa influire decisamente sulle scelte stesse. In quel caso vorrà dire che ancora una volta che anche nel mondo del lavoro vige la legge del più forte. Speriamo proprio di no.
Il Vice Presidente dei Moderati
Silvio Tedeschi
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